Perché un errore informatico ha fatto cancellare più di 1000 voli: la spiegazione del comandante di volo
Per chi ha deciso di partire oggi le vacanze non sono iniziate nel migliore dei modi, soprattutto se il viaggio era in volo. Ritardi, problemi nei check in e più di mille voli cancellati: il blackout informatico che ha bloccato milioni di pc con sistema operativo Microsoft ha mandato in tilt gli aeroporti delle principali città in Europa e negli Stati Uniti. Qui abbiamo ricostruito cos'è successo con l'esperto di cybersicurezza Stefano Zanero.
Negli aeroporti italiani è andata meglio che altrove – Berlino ha dovuto sospendere il servizio aereo fino alle 10 di mattina – ma non sono mancati disagi per passeggeri e personale: secondo quanto riferisce Enav, l'ente nazionale che gestisce lo spazio aereo italiano, sono stati cancellati in totale 60 voli, tuttavia "tutti i sistemi di sorveglianza, controllo e gestione del traffico aereo non hanno subito alcun impatto e sono pienamente operativi", rassicura l'ente.
A Fanpage.it il comandante di volo Danilo Recine, vicepresidente Anpac, Associazione Nazionale Professionale Aviazione Civile, ha spiegato perché diversi aeroporti nel mondo sono andati in tilt per colpa di un bug informatico.
Perché i problemi informatici nei pc con Microsoft hanno causato questi problemi nei voli?
Per capire le cause di quello che è successo oggi negli aeroporti bisogna sapere che le piattaforme informatiche svolgono un ruolo fondamentale nel traffico aereo, in quanto è attraverso di esse che quest'ultimo viene gestito. Tuttavia, questo non vale per il singolo aereo, che è assolutamente indipendente da questo sistema. Nonostante ciò, nel momento in cui viene meno lo strumento principale con cui si gestisce il traffico aereo, anche i singoli voli ne subiscono le conseguenze.
Come funziona il traffico aereo in condizioni normali?
Ogni giorno i cieli vengono attraversati da moltissimi voli, che ovviamente non seguono traiettorie casuali, ma dei percorsi tracciati. Potete immaginarli come delle autostrade del cielo. In quanto tali, quindi, danno luogo a un traffico anche molto intenso, possibile proprio grazie alla disponibilità di strumenti informatici. È chiaro quindi che un blocco come quello causato dal bug nell'ultimo aggiornamento dell'antivirus CrowdStrike può creare forti difficoltà.
Quali conseguenze può subire un volo in caso di problemi informatici?
All'inizio il problema è legato all'autorizzazione e all'instradamento di un volo, che dipendono totalmente da sistemi informatici di questo tipo. Prima di decollare, un aereo deve infatti ricevere le autorizzazioni di tutti i paesi che sorvolerà: solo quando questa fase viene conclusa l'aereo riceve la luce verde per poter partire.
Non sono previste soluzioni sostitutive in caso di errori o guasti?
Certo, ci sono, ma non sono altrettanto efficaci e rapide, ma non riescono a sostenere un traffico intenso come quello abituale. La prima conseguenza è l'accumulo di ritardo per il singolo volo, che poi però a cascata può rallentare tutto il sistema. Se un aereo ha un ritardo su volo, quel ritardo si riverserà anche su quelli successivi. A quel punto, alcune compagnie possono trovarsi costrette a cancellare perfino alcuni voli.
Per gli aerei in volo nel momento in cui i pc hanno cominciato ad andare in crash potevano esserci dei rischi?
Assolutamente no. Come detto all'inizio, il singolo volo è completamente indipendente da questi sistemi informatici: l'aereo in volo comunica con un controllore del traffico aereo attraverso un sistema di messaggi autonomo e quindi privo di qualsiasi rischio dipendente dal funzionamento delle piattaforme informatiche.
L'unico disagio che potrebbero subire i passeggeri è un ritardo nell'atterraggio, in quanto in caso di anomalie nelle piattaforme informatiche gli arrivi potrebbero essere più dilazionati, ma non viene compromessa in nessun modo la gestione dell'aereo già in volo.
I ritardi possono interessare alcune più compagnie più di altre?
Le compagnie più penalizzate nella gestione dei voli sono state quelle che nei loro computer avevano installato il software con il bug, perché oltre al ritardo dovuto alla rallentata gestione del traffico aereo, hanno dovuto affrontare altri problemi, ad esempio nella gestione dei check in o dell'imbarco dei bagagli.
Immaginate il traffico aereo come un'unica macchina gigante: se anche un solo anello subisce un problema o un rallentamento questo si riflette poi su tutto il resto del sistema.
In Italia com'è stata gestita la crisi di questa mattina?
L'Enav, che gestisce tutto il traffico aereo nazionale, rassicura che il sistema è tornato a essere efficiente al 100%. Una volta smaltito il ritardo accumulato, tutto tornerà a essere regolare.
Su 1000 voli cancellati in tutto il mondo, in Italia ne sono state soppresse poche decine, una minima parte. Mentre circa la metà dei voli cancellati erano negli Stati Uniti: questo probabilmente perché le compagnie interessate utilizzavano il software da cui tutto è partito e hanno quindi subito i disagi maggiori.