Perché TikTok può finire in mano a Elon Musk: il piano di emergenza per salvare il social

Vendere o morire. Da mesi TikTok si torva davanti a un bivio, e il tempo sta per scadere. La Corte Suprema degli Stati Uniti il 19 gennaio deciderà se confermare o meno la legge per bandire il social negli Usa, in tal caso ByteDance dovrà decidere se chiudere o cedere la piattaforma. La Cina sta valutando diverse opzioni, tra queste, secondo Bloomberg News, anche "l'acquisizione da parte di Elon Musk delle operazioni statunitensi di TikTok". I funzionari del governo non avrebbero ancora deciso se procedere o meno, secondo il rapporto il piano è preliminare. Musk non è un nome a caso, con l'acquisizione infatti la Cina si assicurerebbe un accordo non solo con uno degli uomini più ricchi e influenti al mondo, ma anche con l'alleato numero uno di Donald Trump, che avrà voce in capitolo sulla vendita di TikTok. 

Musk ha già anche dimostrato una forma di apertura nei confronti della piattaforma, ad aprile ha scritto su X: i. "Secondo me, TikTok non dovrebbe essere bandito negli Stati Uniti, anche se un tale divieto potrebbe avvantaggiare la piattaforma X. Farlo sarebbe contrario alla libertà di parola ed espressione. Non è ciò che l'America rappresenta". Non solo, il miliardario gode anche di un'ottima reputazione in Cina, come spiega il rapporto, è visto come un imprenditore di successo, che ha già avuto rapporti con governo cinese grazie a Tesla Inc.

Non è chiaro se ByteDance sia a conoscenza dei piani de governo cinese. Non è nemmeno chiaro se Musk, TikTok e ByteDance abbiano già avuto colloqui sui termini di un possibile accordo. Il rappresentate di TikTok ha subito smentito l'indiscrezione, definendola "pura finzione".

Il piano di emergenza della Cina per salvare TikTok

Il 24 aprile Joe Biden ha firmato la legge per bandire il social negli Stati Uniti e dato all'azienda cinese ByteDance nove mesi di tempo per cedere la piattaforma. Il governo cinese sta valutando diverse opzioni e lavora da tempo a piani di emergenza in vista del 19 gennaio. Sembra infatti che la Corte suprema appoggerà la tesi del governo, ovvero che TikTok rappresenti un rischio per la sicurezza nazionale. ByteDance però potrebbe rivolgersi a Trump per ribaltare il destino della piattaforma. Il futuro presidente ai tempi si era schierato contro il social cinese, sembra però che ora abbia cambiato idea. A dicembre infatti è intervenuto per ritardare il divieto, chiedendo alla Corte suprema "più tempo" per trovare una "soluzione politica".

Da anni TikTok è nel mirino degli Stati Uniti. L’accusa è di spiare gli utenti, ma la preoccupazione più grande non è tanto la raccolta dei dati (cosa che ha fatto ogni social network, Facebook, Instagram, X, funzionano allo stesso modo) quanto il rischio che quelle informazioni vengano consegnate e usate dal governo cinese per "minare le istituzioni democratiche, favorire la dipendenza da internet tra i giovani, spiare e influenzare gli utenti".

L'acquisizione da parte di Elon Musk

L'acquisizione potrebbe non essere così semplici. Gli analisti di Bloomberg Intelligence Mandeep Singh e Damian Reimertz hanno valutato le operazioni statunitensi di TikTok tra i 40 e i 50 miliardi di dollari . Una cifra importate, anche per Elon Musk. Il miliardario aveva pagato all'epoca 44 miliardi di dollari per Twitter e sta ancora saldando i prestiti. Non è chiaro quindi se Musk potrebbe portare a termine una simile transazione, o se il governo degli Stati Uniti approverebbe.

Vendere a Musk non è l'unico piano del governo cinese. TikTok per esempio, potrebbe anche spostare i suoi attuali clienti statunitensi su un'app simile, con un branding diverso, per aggirare il ban. Secondo il rapporto il governo preferirebbe continuare a combattere negli Stati Uniti piuttosto che vendere TikTok US e cedere definitivamente il controllo. Anche perché vorrebbe dire dare in pasto alla concorrenza l'ingrediente segreto del suo successo: l'algoritmo. La grande intuizione è stata la personalizzazione estrema, TikTok ha creato un intrattenimento su misura grazie al suo algoritmo che ha attirato sempre più utenti sulla piattaforma.