Perché sui social troverete foto fake di Donald Trump con un gruppo di donne nere
Alla vigilia di una settimana cruciale per le elezioni Usa del 2024 spuntano sui social immagini plastiche di Donald Trump abbracciato a un gruppo di donne nere. Le foto sono false, anche se sembrano vere, ma quello è il trucco dell'intelligenza artificiale (IA). Si è già parlato molto dell'impatto che l'IA potrebbe avere sulle elezioni politiche. A marzo sono state pubblicate le foto fake che mostravano Trump in manette e dentro una cella, poi è stata clonata la voce di Joe Biden, e ora le foto che sembrano strizzare l'occhio alla comunità nera in vista delle elezioni.
Secondo il gruppo Black Voters Matter, infatti, le immagini veicolano una “narrativa strategica” per incoraggiare gli afroamericani a votare per lui, (anche se non ci sono prove che siano state utilizzate come parte della campagna). Il co-fondatore Cliff Albright ha dichiarato: “Ci sono stati tentativi documentati di indirizzare nuovamente la disinformazione verso le comunità nere, in particolare gli elettori neri più giovani”.
Secondo gli ultimi sondaggi Biden è in vantaggio. Ma il suo successo potrebbe dipendere dal voto dei neri, che si è rivelato fondamentale per la vittoria elettorale nel 2020. Una recente analisi del New York Times e del Siena College ha rilevato che solo il 71% degli elettori neri in sei Stati chiave voterebbe per Biden, rispetto al 92% nel 2020. Ora Make America Great Again Inc, il principale comitato di azione politica che sostiene Trump, è pronto a lanciare un campagna pubblicitaria rivolta agli elettori neri in Georgia, Michigan e Pennsylvania.
Le immagini generate dall'IA
Le foto, segnalate da BBC Panorama, sono state caricate sui social. Mostrano Trump abbracciato a un gruppo di donne nere, o seduto in mezzo ad afroamericani. Nelle didascalie dei post gli utenti hanno scritto: "Trump stava facendo un corteo e si è fermato per mettersi in posa e fare una foto". La BBC ha notato che nei commenti diverse persone hanno segnalato le foto false, molti altri, però, erano convinti che fossero vere. Guardando attentamente c'erano dei dettagli che tradivano la natura artificiale dell'immagine, come le dita di Trump che sembrano sciogliersi sulla spalla di una ragazza.
Non è chiara l'origine delle immagini, tra gli utenti che le hanno condivise c'è Mark Kaye, conduttore di un podcast repubblicano, che ha pubblicato la foto di Trump su Facebook allegando anche un articolo sugli elettori neri che sostengono Trump. L'uomo ha spiegato alla BBC: “Non sono un fotoreporter. Non sono là fuori a fotografare ciò che sta realmente accadendo. Sono un narratore." Ha poi aggiunto: "Se qualcuno vota in un modo o nell'altro a causa di una foto che vede su una pagina Facebook, il problema è di quella persona, non del post stesso."
Il falso arresto di Trump
Non è la prima volta per Trump. A marzo 2023 sui social sono diventati virali gli scatti di Donald Trump che viene arrestato dalla polizia. Ci sono anche fotografie dell’ex presidente mentre fugge tra i corridoi del MacDonald’s, gioca a basket con i carcerati o sceglie la divisa in prigione. Le foto non erano state generate a caso. Donald Trump infatti aveva dichiarato di rischiare l’arresto, secondo l’ex presidente gli agenti si sarebbero dovuti presentare martedì 21 marzo (in realtà erano ancora in corso le indagini).
Le foto fake avevano sollevato polemiche sui social, e i repubblicani fedeli all'ex presidente si erano già dichiarati pronti a scendere in piazza per protestare contro l'arresto. Un grido di battaglia che è suonato ancora più sinistro dopo l'assalto di Capitol Hill del 6 gennaio 2021.
La voce clonata di Biden
A gennaio 2024 invece la voce di Biden è stata clonata con un software, gli hacker hanno chiamato gli elettori del New Hampshire fingendosi il presidente e chiedendo di non votare il candidato del Partito repubblicano per la corsa alle presidenziali. "Questo messaggio sembra essere un tentativo illegale di manipolare le elezioni primarie del New Hampshire e influenzare gli elettori. Tutti quelli che hanno risposto devono ignorare completamente il contenuto del messaggio", aveva dichiarato la procura generale
Il caso aveva aperto nuove preoccupazioni sull’impatto dell’IA sulle elezioni politiche. Secondo il segretario di Stato David Scanlan “ha rafforzato la preoccupazione nazionale sull’effetto dell’intelligenza artificiale sulle campagne”. Gli ha fatto eco Robert Weissman, presidente di Public Citizen: “Il momento del deepfake politico è arrivato”, aveva dichiarato in un comunicato stampa. “I politici devono affrettarsi a mettere in atto misure di protezione, altrimenti ci troveremo di fronte al caos elettorale".