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Perché su Telegram ci sono chat in cui dei ragazzi si organizzano per costruire una bomba

La polizia postale ha avviato una serie di perquisizioni in tutta Italia dopo aver monitorato una serie di chat in cui dei ragazzi si scambiavano consigli per costruire ordigni. Le chat erano tutte su Telegram. Non è la prima volta che diamo una notizia del genere e il motivo è abbastanza chiaro.
A cura di Valerio Berra
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“Qualcuno ha un video tutorial per un detonatore?”. Nelle chat pubblicate dalla Polizia Postale sull’Operazione Alchimia si trovano i brandelli di una serie di conversazioni tra minori. Come spesso succede in questi casi non vengono specificati i nomi delle chat, ma il contenuto è chiarissimo. Si tratta di gruppi in cui venivano scambiati consigli per costruire ordigni con materiali che si possono trovare facilmente in rete o anche andare a prendere al supermercato: “Avete mai fatto una molotov? io si. Martedì provo a fare del napalm”.

Non è la prima volta che scriviamo una notizia del genere. Su Telegram c’è qualsiasi cosa. Gruppi di complottisti, gruppi dove vengono scambiati materiali pornografici di ogni tipo, gruppi in cui si incita all'anoressia, gruppi in cui si reclutano mercenari e gruppi in cui ci si scambiano consigli finanziari dal dubbio valore commerciale. Ogni tanto questi gruppi emergono grazie a un'inchiesta della polizia postale o grazie a un reportage. E forse, solo dopo un po’ di attenzione del pubblico e dei media, vengono eliminati.

Come nasce Telegram

Telegram è nato esattamente dieci anni fa. È stato fondato da Nikolaj e Pavel Durov. Classe 1980 e 1984, russi, sono nati e hanno vissuto i loro primi anni a San Pietroburgo. Prima di Telegram avevano già fondato il social VK. Per i suoi primi anni di vita Telegram è stato visto come un’alternativa più sicura a WhatsApp, soprattutto grazie al fatto che utilizzava un sistema di crittografia per proteggere la privacy dei messaggi. Nell’ottobre del 2013 i picchi di utenti arrivavano al massimo ai 100.000 utenti attivi in un giorno. Nell’arco di sei mesi il numero di utenti attivi ogni giorno aveva già superato quota 15 milioni.

Gli ultimi dati a disposizione risalgono al gennaio 2021, quando Telegram aveva raggiunto i 500 milioni di utenti attivi ogni mese. Le ragioni di questo successo sono fondamentalmente due. La prima è la capacità di aver anticipato alcune funzioni rispetto ai suoi concorrenti. Ha inserito i canali broadcast e ha spostato sempre più in su il limite massimo di utenti per i gruppi. La seconda è la quasi totale assenza di censura, di controlli e soprattutto di collaborazione con le autorità.

Il rapporto difficile la polizia

Ottenere informazioni dirette da Telegram è quasi impossibile per le autorità italiane. In un’indagine su un gruppo Telegram legato al movimento No Green Pass dalla Polizia Postale di cui Fanpage.it è in possesso si legge questo passaggio:

“Si informa che il portale Telegram fornisce un servizio di messaggistica istantanea e Broadcasting basato su cloud il quale risulta essere erogato dalla società Telegram LLC, una società a responsabilità limitata con sede a Dubai. Non è possibile quindi rivolgere richieste alla citata società in assenza di rogatoria internazionale. Si ritiene doveroso evidenziare che detta società, da esperienza passata, non collabora con le autorità”.

Spesso quindi l’unico modo per acquisire le informazioni da parte degli agenti di polizia diventa quello di infiltrarsi direttamente in questi gruppi e monitorare quello che accade al loro interno registrando di volta in volta tutti i contenuti che possono trasformarsi in un reato.

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