Perché smettere di bere alcol per un mese non è una buona idea, il parere del medico sul Dry January
Gennaio 1942, la Finlandia lancia una campagna per ridurre il consumo di alcol e risparmiare risorse durante lo sforzo bellico contro l'Unione Sovietica. È il primo Dry January. Nel 2013 l'idea è la stessa, ma cambiano gli obiettivi. L'Alcohol Change UK (ente di beneficenza inglese per sensibilizzare e ridurre i danni causati dall'alcol nella società), lancia la sfida, le persone che aderiscono devono non bere alcolici per un mese dopo gli eccessi nel periodo delle festività, un modo per iniziare bene l'anno e migliorare il proprio stato di salute.
Funziona? Per capire meglio abbiamo parlato con Giorgio Calabrese, presidente del comitato nazionale della sicurezza alimentare, e docente di dietoterapia all'Università del Piemonte Orientale. "Io sono contro questa iniziativa, l'idea alla base è buona, ma è una trovata commerciale. Gli eccessi non sono mai la soluzione giusta: serve equilibrio", spiega Calabrese. Ci sono delle regole da seguire, ma non è necessario smettere di bere per un mese, e il consiglio è di costruire una dieta ad hoc insieme a un medico o un professionista del settore.
Ci sono dei benefici per chi decide di fare il Dry January?
Io non sono per la sospensione lunga di un alimento o dell’alcol, sono più per il riequilibrio. Ora, è chiaro che durante il periodo natalizio si è abusato dell’alcol, un po' per lo spumante, un po’ per il vino rosso, o per i superalcolici. Ma se tolgo per un mese l’alcol, non è che risolvo il problema, è vero svuoto il contenitore e aiuto il fegato, ma in realtà serve un’educazione al bere.
Mi fa un esempio?
Per prima cosa non si beve alcol prima dei 18 anni perché il fegato non è preparato a metabolizzare l’alcol. Poi l’introduzione dell’alcol deve essere legata sempre agli alimenti e mai al digiuno. La quantità deve essere minima, il mio motto ormai da anni è si beve l'acqua e si gusta il vino. Si mettono due dita di vino nel bicchiere per accompagnare il pasto.
Quindi è meglio una diminuzione graduale rispetto a uno stop improvviso.
Esatto, bisogna sempre essere equilibrati. Il Dry January è una trovata commerciale.
E possono esserci anche effetti collaterali negativi dopo il Dry January? Penso per esempio all'effetto rebound.
Assolutamente, lo stop brusco rischia di far aumentare l'assunzione di alcol appena finisce il mese di astinenza. Non solo, se per esempio io tolgo la mia giusta dose potrei anche avere problemi di digestione. Molti per esempio non riescono a mangiare la carne rossa senza un bicchiere di rosso, è proprio una questione di enzimi. Ma poi il bicchiere di vino durante la cena ha anche un effetto psicologico, rilassa, non è solo il bere, è proprio il gesto. Quindi se si smette di colpo c’è anche la componente psicologica, ti manca al di là dell’aspetto biochimico.
Ma ci sono anche dei cambiamenti positivi a livello fisico se non si beve per un mese?
Certo che ci sono. L’alcol fa aumentare l’insulina più che la glicemia, e l'insulina quando aumenta tiene dentro anche tanto sodio, per questo l’alcol fa gonfiare. Se io per un mese non bevo assolutamente alcol succede che l’insulina non viene prodotta in eccesso, il sodio viene eliminato, e quindi ci si sgonfia. Il fegato poi non ha alcol da smaltire e quindi vive più sereno.
Che differenza c’è tra un bevitore occasionale e uno regolare quando si smette di bere alcol all'improvviso per un mese?
Beh il bevitore occasionale magari esagera due giorni perché gli hanno regalato una buona bottiglia di spumante, dopo di che riprende a bere acqua. C’è stato un carico eccessivo e poi autonomamente ritorna alla normalità, in una settimana circa si è riequilibrato. Un bevitore abituale che assume grandi quantità di alcol se smette di colpo ha un problema. C’è l’elemento di iperstimolazione cerebrale, che è legato alla dipendenza. In questo caso c’è un effetto negativo.
Sul sonno come influisce?
Intanto è un fatto personale, perché l’alcol di per sé seda. Se bevi quattro o cinque bicchieri ti viene subito sonnolenza, poi dopo hai difficoltà perché quando l'alcol entra in circolo diventa un eccitante. Quindi c’è una prima fase di sonnolenza, magari tra le 9 e le 11 dormi, poi alle 2 di notte l’alcol arriva e il cervello viene eccitato. Se noi beviamo la giusta dose a cena non causa problemi.
E invece dal punto di vista estetico? Si vedono subito i cambiamenti quando si smette di bere?
Il primo cambiamento evidente a livello fisico è che ci si si sgonfia.
La pelle migliora?
Non è detto, perché è vero che diventa più elastica ma non è detto che sia più bella.
Quali sono gli alcolici che bisognerebbe eliminare?
Dai 13 gradi in su è un problema. I 15 gradi sono una barriera, dai 16 in poi sono negativi sempre. Anche un amaro non va bene, molti lo prendono per digerire, stimoli la colecisti, è vero, ma poi pesa sul fegato.
Quindi dovremmo bere vino o birra e smettere con i superalcolici.
Esatto, i superalcolici, come dico sempre, servono solo a chi li produce non a chi li usa.
Passiamo alla quantità. Come si fa a capire se si sta bevendo troppo?
Se per esempio si è fuori a cena dopo qualche bicchiere succede che cominci a sentire la testa leggera, quello è il segnale che si sta esagerando. Bisogna smettere e bere acqua.
E invece sul lungo termine, come ci si deve regolare?
In genere le regole sono per il maschio un bicchiere e mezzo a pranzo e un bicchiere e mezzo a cena, la donna un bicchiere e un bicchiere. Però se si fa un pasto leggero, per esempio si mangia un panino al volo, non è il caso di assumere alcol.
Tornando al Dry January, non ha senso astenersi per un mese.
No, io sono contro il Dry January, sono contro anche quando elimini di colpo un cibo o un dolce. Sono contro il digiuno. Come dicevo serve equilibrio. Il Dry January mette in testa un’idea giusta, ma è solo un concetto commerciale.
E poi c'è il problema dell'alternativa, intendo di come viene sostituito l'alcol.
Certo, per esempio se per sostituire si bevono certi succhi o le bibite, allora togliamo l’alcol ma assumiamo degli zuccheri. Il rischio è di sopperire con qualcosa che fa ancora più danni.
Quindi c'è una regola da seguire per bere in modo equilibrato?
In realtà serve un medico o un nutrizionista, si devono guardare gli esami del sangue, vedere quanta insulina una persona produce, i livelli di glicemia, com'è la tiroide. Quindi non c’è una regola che può valere per tutti. C’è una regola generale buona che poi va adattata caso per caso.