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Perché riceviamo le telefonate mute: squilla, rispondiamo ma dall’altra parte non c’è nessuno

Ormai succede sempre più spesso. Vediamo un numero che non conosciamo e rispondiamo al telefono. Dall’altra parte della linea però troviamo solo un rumore di fondo e nessuno che ci risponde. Ormai è uno schema collaudato e non sempre parliamo di una truffa.
A cura di Valerio Berra
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Il telefono squilla. Rispondiamo. Dall’altra parte non c’è nessuno. A volte si sente giusto un rumore di fondo. Dopo pochi secondi la telefonata si chiude. Le cose non migliorano quando si prova a richiamare. Spesso il numero non risponde più o è direttamente l’operatore a dirci che il numero non esiste. Qual è l’origine di queste chiamate a vuoto? Cosa succede quando rispondiamo?

La risposta non è una sola. A volte si tratta di uno schema di truffa che viene chiamata Wangiri, parola giapponese che possiamo tradurre con qualcosa tipo “uno squillo e poi giù”. Il cliente viene portato a richiamare il numero che vede sullo smartphone. Si tratta di una trappola: la vittima richiama un numero che in realtà è un indirizzo per abbonarsi a servizi a pagamento.

Quindi se qualcuno chiama e non risponde il consiglio è sempre quello di non richiamare indietro. Difficile che vi stiate perdendo qualcosa di fondamentale. A volte però il motivo dello squillo a vuoto non è la truffa del Wangiri, o la sua variante Wangiri 2.0, ma uno schema con cui i call center spesso lavorano per aumentare il numero di chiamate fatte da un operatore.

La strategia delle chiamate in automatico

Il secondo motiv per cui riceviamo queste chiamate mute è legato ad alcuni software utilizzati nei call center. Per aumentare l’efficenza e contattare il numero maggior di persone nel minore arco di tempo possibile i software che gestiscono questi sistemi organizzano chiamate in modo automatico. Appena la chiamata raggiunge un numero valido (attivo e funzionante) viene subito dirottata a un operatore disponibile.

Il prodotto di scarto di questo processo sono proprio le chiamate a vuoto. Se il software chiama il nostro numero insieme a un altro e qualcuno risponde prima di noi, la chiamata finisce su un binario morto e viene subito chiusa. Se provate poi a richiamare il numero del call center è facile che al risposta sia una telefonata muta. In questo caso quindi nessuna truffa, solo una perdita di tempo.

Come fare ad eliminare le chiamate mute

Per ridurre il numero di chiamate ricevute da call center, il consiglio è sempre quello di inserire il vostro numero nel registro delle opposizioni. Oltre a questo il Garante della Privacy è al lavoro da tempo per arginare il fenomeno anche se, come sappiamo bene, non sempre gli sforzi portano a buon fine. In un comunicato stampa dell’ottobre del 2014 aveva addirittura normato da un punto di vista statistico il numero di chiamate mute che potevano essere fatte da un call center.

Secondo le sue indicazioni non dovrebbero esserci più di 3 chiamate “mute” ogni 100 chiamate che raggiungono i clienti. Non sappiamo se questi parametri vengano rispettati con precisione. Anzi, con permesso, lo dubitiamo. La seconda cosa importante in questo comunicato riguarda però il rumore di attesa che conosciamo bene. Nel comunicato del Garante si spiega:

“L’utente non può più essere messo in attesa silenziosa ma il sistema deve generare una sorta di rumore ambientale, il cosiddetto "comfort noise" per dare la sensazione che la chiamata provenga da un call center e non da un eventuale molestatore”.

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