Perché Re Carlo III ha fatto causa a Elon Musk
Il secondo uomo più ricco del mondo non paga l’affitto, nemmeno al sovrano del Regno Unito. E così Carlo III intenta una causa contro Twitter, l’azienda di Elon Musk. Ma a Corona è solo l’ultima di una lunga serie di creditori che chiedono conto al portafoglio di Musk.
Il Ceo è già stato citato in giudizio per altre sedi che ha deciso di occupare gratuitamente. La decisione fa parte di un piano più grande: provare a recuperare i 44 miliardi di dollari pagati per acquistare la piattaforma. Per tenere tutto insieme Musk ha anche organizzato un’asta per vendere sedie, computer, e icone di Twitter.
La causa della Corona inglese
La Crown Estate, che gestisce il portafoglio immobiliare della famiglia reale britannica, ha portato Twitter in tribunale, sostenendo che la società del miliardario Elon Musk non abbia pagato l'affitto per il suo ufficio londinese negli ultimi mesi.
Twitter si è trasferito nell’ufficio del West End di Londra nel 2011, come spiega la causa intentata a presso l'Alta Corte di Londra. L'edificio ora è stato spogliato di tutti i loghi di Twitter, eppure la società occupa ancora la sede, secondo il Daily Telegraph. Questa è la quarta causa contro Twitter per presunto mancato pagamento dell'affitto, una strategia di Musk per ridurre i costi attraverso lotte finanziarie di alto profilo.
Tutti i mancati pagamenti
La notizia è arrivata dopo che il proprietario del quartier generale di Twitter a San Francisco ha citato in giudizio la società di social media per 6,8 milioni di dollari, a causa del presunto mancato pagamento dell'affitto di dicembre e gennaio. Ma il meccanismo sembra si stia replicando un po’ ovunque. Infatti, come spiega il New York Times, Twitter non è riuscito a pagare l’affitto di tutti i suoi uffici aziendali. Oltre all'edificio in California Street nel centro di San Francisco, Elon Musk è anche stato citato in giudizio per il mancato pagamento di una sede a Seattle. Twitter ha anche rifiutato di pagare una fattura di 197.725 dollari per i voli charter privati effettuati durante la settimana dell'acquisizione di Musk, come si legge in una copia della causa intentata presso il tribunale distrettuale del New Hampshire e ottenuta dal New York Times.
Il piano per recuperare soldi
Le mosse aggressive di Musk mostrano come stia cercando di infrangere i precedenti accordi di Twitter. È stato infatti proprio lui a impartire l’ordine di non pagare l’affitto delle sedi, sperando di riuscire a ricontrattare con i proprietari un prezzo più basso.
Oltre a non pagare gli affitti, Musk licenziano la metà dei 7.500 dipendenti dell’azienda, incluso il responsabile della sua politica di disinformazione sulla piattaforma. I tagli pericolosi, soprattutto nel settore che moderava i contenuti sulla piattaforma, hanno anche sollevato preoccupazione tra gli inserzionisti che hanno rimosso i loro contenuti dalla piattaforma.
Da inizio di novembre, il nuovo Ceo di Twitter, insieme ai suoi supervisori, ha cercato di risparmiare circa 500 milioni di dollari, secondo un documento interno visto dal New York Times. Ai manager superstiti di Twitter, inoltre, è stato imposto il "budget a base zero", un metodo che analizza le esigenze e i costi di un'organizzazione partendo da una "base zero", ovvero da nessuna allocazione di fondi all'inizio di ogni periodo.
Nel grande piano di recupero fondi messo in atto da Musk, c’è anche l’asta delle reliquie di Twitter. L’azienda infatti ha venduto parte del suo “arredamento”, compreso l’iconica statua del Twitter bird, simbolo del quartier generale dell'azienda a San Francisco, venduta per 100.000 dollari.
Tutti gli avvocati di Elon Musk
Quando Musk è entrato a far parte di Twitter aveva al suo fianco un cast di professionisti legali. A ottobre però ha licenziato " per giusta causa " sia il chief legal officer, sia il general counsel di Twitter e ha insediato il suo avvocato personale, Alex Spiro, per dirigere le questioni legali e politiche dell'azienda. Secondo alcune indiscrezioni emerse nel team anche Spiro sarebbe stato licenziato in seguito ad alcune decisioni che non hanno soddisfatto Musk, come mantenere il vice consigliere generale di Twitter, James A. Baker. Ora Musk ha cambiato strategia e sta ricorrendo agli avvocati delle altre società come SpaceX, quelli che dovranno probabilmente affrontare tutte le cause legali degli affitti non pagati.