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Perché Pokimane è stata bannata da Twitch (e per quanto)

Il motivo del ban non è stato comunicato in via ufficiale, ma pare essere legato ad Avatar: The Last Airbender, nota serie tv di Nickelodeon.
A cura di Lorena Rao
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Il ban su Twitch è come una spada di Damocle che può cadere all'improvviso sulla testa dello o della streamer di turno. Personaggi come Amouranth lo sanno bene. Questa volta però a essere bandita dalla popolare piattaforma di Amazon è Pokimane, celebre streamer marocchino-canadese che ad oggi conta 8,1 milioni di iscritti, oltre ad essere tra le più pagate su Twitch.

Il motivo del ban non è stato comunicato in via ufficiale, ma pare essere legato ad Avatar: The Last Airbender, nota serie tv di Nickelodeon. Lo scorso 7 gennaio, Pokimane ha trasmesso in streaming, con circa 25.000 utenti connessi, alcuni episodi senza autorizzazione, infrangendo così il Digital Millenium Copyright Act (o DMCA), la legge americana sul copyright e sulla proprietà intellettuale.

Pokimane ha commentato ironicamente la vicenda su Twitter, scrivendo "La Nazione del Fuoco ha attaccato", una citazione diretta ad Avatar: The Last Airbender. Ad ogni modo, il ban non è permanente ma ha una durata di sole 48 ore. Solamente dopo tre sospensioni per infrazione del DMCA scatta il ban permamente su Twitch. Intanto, quest'oggi, per festeggiare il proprio ritorno sulla piattaforma, Pokimane ha dato inizio a una diretta che avrà una durata di 12 ore.

Quello del "TV meta" è un fenomeno che sta prendendo il largo su Twitch, con sempre più streamer dediti al commento delle serie tv in live. Un nuovo modo per interagire con la propria community di iscritti, che allontana sempre più la piattaforma viola dalla sua principale vocazione: il gaming. Con l'esplosione della pandemia, Twitch ha accresciuto ulteriormente la sua popolarità tra il pubblico, divenendo un modo per potere entrare in contatto con content creator e utenti vicini alle proprie passioni, che siano videogiochi, ASMR, chiacchiere sparse e, ultimamente, serie tv. L'enorme diffusione di Twitch ha avuto notevoli ripercussioni anche sui guadagni dei singoli streamer, come dimostra la lista hackerata lo scorso autunno.

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