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Perché ora per guardare i porno potrebbe servire lo Spid

L’AgCom non ha specificato quali documenti dovranno essere presentati per verificare l’età. Il regolamento accetta qualsiasi sistema che rispetti i parametri di sicurezza, efficacia e privacy.
A cura di Elisabetta Rosso
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Finora chiunque con un semplice click ha avuto accesso a siti pornografici, piattaforme di gioco d'azzardo e di scommesse. Anche i minorenni. Basta infatti cliccare "sì" sulla finestra "Confermi di essere maggiorenne" che appare in automatico sulla pagina. Ora l'Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), ha definito il nuovo regolamento per la verifica dell'età, che dovrà essere approvato dalla Commissione europea.

L'Agcom fornisce solo le linee guida, spetterà alle piattaforme decidere come controllare l'età degli utenti. Tra le opzioni: lo Spid, la carta identità elettronica, app per l'identificazione digitale, e anche,IT Wallet, il portafoglio digitale previsto per il 2025.

Come aveva spiegato a Fanpage.it Massimiliano Capitanio, commissario AgCom: “I siti per adulti dovranno assicurarsi (davvero) che i propri utenti abbiano più di 18 anni”. Quindi l' utente vorrà aprire un sito pornografico, di scommesse o di gioco d'azzardo dovrà confermare la sua età con un documento.

Il nuovo regolamento segue il Digital Service Act, nell'Articolo 28, infatti, viene ribadita la necessità di tutelare i minori dal pericolo di "essere danneggiati nell'età dello sviluppo fisico, mentale e morale". Per questo le piattaforme dovranno prestare maggior attenzione all'age verification.

Come funzionerà la verifica dell'età

Il nuovo regolamento è rivolto a piattaforme che offrono contenuti potenzialmente pericolosi o dannosi per i minori. In testa siti pornografici, di scommesse, o gioco d'azzardo, il nuovo regolamento però potrebbe essere applicato anche a siti streaming video, social media o giochi online che contengono contenuti inappropriati. Come ha spiegato Capitanio: “Agcom valuterà l’eventuale estensione dei criteri a tutte le tipologie di contenuti e servizi che potrebbero nuocere allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori”.

L'AgCom non specifica quali documenti dovranno essere presentati per verificare l'età. Il regolamento accetta qualsiasi sistema che rispetti i parametri di sicurezza, efficacia e privacy. Dovranno essere anche accessibili e facili da usare, soprattutto per i minori, spiega l'Agcom.

L’Autorità ha inviato il regolamento all’Unione affinché venga esaminato e valutato in base alle normative europee. La verifica dell'età dovrebbe entrare in vigore nel 2025.

Cosa sta succedendo negli Stati Uniti

Per capire meglio l'impatto che avrà il nuovo regolamento bisogna guardare gli Stati Uniti. A gennaio del 2023 in Louisiana è entrata in vigore la House Bill N. 142, secondo la legge tutti i siti con almeno un terzo di contenuti pornografici sono obbligati a chiedere un documento di identità agli utenti.

L'introduzione dell'age verification in Louisiana ha causato un crollo dell’80% del traffico nei portali che lo hanno implementato. Non è chiara la causa. Da un lato potrebbe esserci stato un rallentamento del traffico portato dagli adolescenti, dall'altro è possibile che gli utenti maggiorenni abbiano deciso di non usare un portale che chiede una verifica di accesso.

Solomon Friedman, fondatore della società canadese di private equity Ethical Capital Partners che ha rilevato Pornhub, ha criticato i nuovi sistemi di age verification. "In Italia si sta seguendo la direzione di quello che definiamo “age gating”, ovvero un sistema di monitoraggio legato a un limite di età per l'accesso imposto su ciascun sito per adulti", aveva spiegato in un'intervista a Fanpage.it, "crediamo che la soluzione sia una tecnologia che esiste già oggi, vantaggiosa sotto vari punti di vista, che lega la verifica dell'età alla base, dal dispositivo, non sul singolo sito".

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