Perché le bombe a grappolo che gli Usa vogliono dare all’Ucraina sono pericolose per i civili
Le bombe a grappolo sono un ordigno complesso. Quando le bombe si trovano sopra l’obiettivo si aprono e rilasciano un’altra serie di ordigni sul terreno. Nel 2008 è stata lanciata una Convention on Cluster Munitions (CCM) per proibire questi ordigni nel mondo, spesso le bombe sganciate da questi ordigni non esplodono quando raggiungono il terreno e restano ferme per anni. Un pericolo enorme per la popolazione civile. La CCM è stata firmata da 108 Paesi ma tra questi non ci sono Russia, Ucraina e Stati Uniti.
Secondo una serie di fonti del Pentagono citate dall’agenzia stampa Ansa, ora l’amministrazione degli Stati Uniti guidata da Joe Biden sarebbe pronta a inviare questo tipo di ordigni all’Ucraina. In tutto il nuovo pacchetto di ordigni militare dovrebbe pesare 800 milioni di dollari. Quella delle bombe a grappolo è una delle richieste che l’Ucraina ha fatto con più insistenza. I generali di Kiev hanno spiegato che questi ordigni potrebbero distruggere le trincee russe. Usarle non è un crimine di guerra ma restano degli armamenti molto pericolosi per i civili.
Come funzionano le bombe a grappolo
Secondo il Comitato Internazionale della Croce Rossa il problema sono proprio le bombe che cadono a terra. Secondo i dati in possesso degli Comitato fino al 40% di questi ordigni non esplode immediatamente. Il rischio, spiega il quotidiano The Guardian, diventa quindi lo stesso delle mine antiuomo. Gli ordigni rimangono sul terreno e poi possono colpire ancora, anche a distanza di anni. Per questo dopo la firma del trattato secondo la Cluster Munition Coalition circa il 99% delle scorte a livello globale di bombe a grappolo è stato distrutto.
Questi ordigni sono stati usati per la prima volta durante la seconda guerra mondiale. Paesi come Stati Uniti, Francia, Israele e Marocco li hanno usati anche nei conflitti successivi. Non solo. Secondo la Human Rights Watch le bombe a grappolo sarebbe già state utilizzate nel conflitto in Ucraina, sia da parte di Kiev che di Mosca.