Perché le Big Tech sono finite sotto sorveglianza della Commissione Ue
Per il momento le società finite sotto la sorveglianza della Commissione Ue sono sette. Ci sono tutte le Big Tech che arrivano dagli Stati Uniti, come Google, Apple, Meta, Amazon e Microsoft e poi ci sono la cinese ByteDance (casa madre di TikTok) e la sud coreana Samsung. Tutte sono finite sotto la lente dell’ingrandimento della Commissione Ue dopo l’entrata in vigore del Digital Market Act. L’annuncio è stato fatto direttamente su Twitter dal Commissario per il Mercato Interno Thierry Breton, ministro dell’Economia in Francia ai tempi di Jacques Chirac.
Come funziona il Digital Market Act
Il Digital Markets Act a cui ha fatto riferimento Thierry Breton è un documento approvato nel 2022 dalla Commissione Europea e in breve serve per definire delle regole di mercato per evitare abuso di posizione dominante. Non solo. Il Digital Market Act definisce anche più responsabilità per le società che lavorano nel settore delle piattaforme online per la pubblicazione dei contenuti, come aveva spiegato il ministro delle Repubblica Ceca Ivan Bartoš: “Con il Digital Markets Act, le grandi piattaforme online saranno finalmente responsabili delle loro azioni. L’Unione Europea cambierà così lo spazio online in tutto il mondo”.
Il Digital Markets Act è molto esteso, i suoi obiettivi passano dall’eliminazione delle barriere di ingresso nei servizi online alla creazione di uno spazio più equo. Il ruolo con cui le Big Tech sono state citate di Breton è quello di “gatekeeper”, in pratica la loro dimensione è talmente grande da comportare il ruolo di “guardiani del cancello”. Visto il loro posto sul mercato, secondo il Digital Markets Act dovranno seguire una serie di parametri per rispettare la concorrenza. Un tema che riguarderà sia i servizi offerti attraverso queste piattaforme, che i dati degli utenti che possono interessare altri servizi.