Perché l’aggancio di Starship sembrava un’impresa impossibile: “Ha cambiato l’accesso allo Spazio”
Il video dell’ultimo lancio di Starship ha generato milioni di interazioni. Il booster Super Heavy si muove verso la base di lancio, oscilla, aggiusta qualche movimento e poi viene preso da due enormi bacchette metalliche. I razzi si spengono e tutto il booster rimane fermo. Missione riuscita. L’ultimo lancio di SpaceX è stato con buona probabilità uno dei successi più importanti degli ultimi anni, forse paragonabile solo al primo lancio di questo programma quando il razzo più grande mai costruito nella storia dell’uomo è riuscito a staccarsi da Terra.
Startship è forse il progetto più ambizioso di tutto il programma di SpaceX. Guardando molto in avanti potrebbe diventare il vettore della prima missione umana su Marte. Guardando più da vicino invece potrebbe rivoluzionare l’accesso allo Spazio: recuperare un razzo di quelle dimensioni abbatterà parecchio i costi dei prossimi lanci. Ne abbiamo parlato con Francesco Topputo, professore ordinario di Sistemi Spaziali al Politecnico di Milano.
Di solito ci vuole qualche test per far funzionare le nuove tecnologie. Qui invece ha funzionato tutto al primo tentativo.
Sì, questo è vero. Non era una tecnologia completamente nuova. Ormai è dal 2015 che SpaceX lavora per recuperare il primo stadio dei razzi, quindi ormai queste operazioni avvengono regolarmente.
Cosa cambia con il recupero del Super Heavy?
Il recupero è avvenuto con il razzo più grande mai costruito nella storia dell’uomo. Parliamo di un razzo che è più grande anche del Saturn V, il vettore con cui siamo arrivati sulla Luna.
Era previsto un successo di questa operazione?
Io sinceramente ero tra gli scettici. Pensavo che non ce l’avrebbero mai fatta. La tecnologia che hanno usato è ancora più avanzata di quella applicata negli altri lanci. Le innovazioni più importanti sono state due.
E quali sono?
La prima è meccanica: sono riusciti a bloccare in aria un bestione di quelle dimensioni. Anche se è rimasto fermo solo per qualche istante è stato incredibile. La seconda innovazione riguarda il software: quello che abbiamo visto non è successo con una guida manuale, il software di navigazione è stato precisissimo.
Siamo un passo più vicino a Marte?
Certo, sicuramente questa innovazione è in grado di accelerare la corsa alla Luna o a Marte. Ma non è solo questo: Starship può portare in orbita carichi da centinaia di tonnellate.
Per cosa può essere usato adesso?
Pensiamo ai satelliti: Starship è in grado di lanciare anche un migliaio di satelliti insieme.
Dal punto di vista strategico, questo cosa vuol dire?
È una situazione complessa. Da una parte ci stiamo muovendo verso un processo di democratizzazione per l’accesso allo Spazio. Con la possibilità di portare carichi così pesanti il costo per metterli in orbita sarà più basso. Allo stesso tempo dal punto di vista strategico è quasi una dittatura: solo SpaceX ha queste tecnologie e ormai il divario con le altre è abissale.
Starship potrà essere usato anche per altro?
Qualche collega parla di una rivoluzione per l’aviazione: Starship potrebbe essere usato per viaggi sulla terra, con passeggeri sparati da una parte all'altra del pianeta. Certo, i viaggi durerebbero molto meno ma ho qualche dubbio che possa funzionare.