Perché la Cina sta vietando gli iPhone ai dipendenti governativi
Ormai è una guerra fredda sul fronte tech. Stati Uniti e Cina si accusano a vicenda di spionaggio, sferranno attacchi per ridurre la dipendenza reciproca, e si chiudono sempre di più nei rispettivi confini nazionali. L'ultima mossa arriva da Pechino, ha ordinato ai funzionari delle agenzie governative di non utilizzare gli iPhone di Apple e i dispositivi di marca straniera, come ha spiegato il Wall Street Journal.
Il governo cinese ha introdotto nuovi requisiti di conformità per migliorare la sicurezza informatica interna. Per esempio, a maggio, ha esortato le aziende statali a raggiungere l'autosufficienza tecnologica per non dipendere dagli Stati Uniti. Le tensioni sono cresciute negli ultimi anni a suon di blocchi oltreoceano per ostacolare lo sviluppo dei rispettivi competitor. Gli Usa hanno iniziato una guerra feroce contro TikTok, e Pechino ha limitato le spedizioni, ostacolando così lo sviluppo di aziende come Boeing, e la società di chip Micron Tecnology. L'ultimo blocco vuole da un lato incentivare gli investimenti sul mercato interno, spingendo i consumatori ad acquistare dispositivi cinesi e non americani, dall'altro incidere sulle entrare dell'azienda di Cupertino. Per Apple infatti la Cina è un mercato fondamentale, quasi un quinto delle sue entrate complessive nel 2022 provengono da Pechino.
Gli Stati Uniti contro la Cina
Come dicevamo la guerra si combatte su due fronti. Da un lato la Cina blocca i dispositivi Apple per i funzionari statali, dall'altro gli Stati Uniti stanno cercando di sradicare TikTok. I ban a macchia di leopardo sono iniziati a dicembre 2022, ma già prima in realtà l'amministrazione Trump aveva provato a bloccare l'app senza successo. “Non si tratta di video creativi: si tratta di un’app che raccoglie dati su decine di milioni di bambini e adulti americani ogni giorno”, aveva detto il senatore repubblicano Marco Rubio, che aveva proposto una legislazione bipartisan per vietare il social più usato al mondo.
Sono mesi che preparano il terreno accusando l’app di ByteDance di spiare e raccogliere i dati degli utenti per conto del governo cinese. Shou Zi Chew, Ceo di TikTok, ha dovuto presentarsi a Washington, davanti ai membri del Congresso per rispondere a una serie di domande sulla sicurezza di TikTok. Il 14 dicembre, il Senato aveva approvato un disegno di legge, il No TikTok on Government Devices Act per impedire ai dipendenti federali di utilizzare il social sui dispositivi del governo.
Dove è stato vietato TikTok
Anche il direttore dell'FBI, Chris Wray, durante un’udienza, aveva sostenuto che le operazioni statunitensi di TikTok stavano sollevando preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Wray aveva anche segnalato il rischio che il governo cinese lo stesse sfruttando per influenzare gli utenti o controllare i loro dispositivi. Per questo TikTok è già stata vietata in 35 stati americani. Non solo, anche il Canada, l’Unione e la Commissione europea, la Nuova Zelanda, e il Belgio, hanno bandito l’app sui dispositivi governativi.