Perché Instagram ha cancellato le foto del figlio di Sfera Ebbasta
Il 24 luglio si è aperto un piccolo caso sui social. Sfera Ebbasta ha pubblicato un tweet. Scelta insolita per un cantante nel 2023, soprattutto se come Sfera Ebbasta hai 4,3 milioni di follower su Instagram e poco più di 150.000 su Twitter. Eppure l’origine del tweet è legata proprio a una polemica nata con la piattaforma dedicata a video e foto gestita dal gruppo Meta: “Instagram ha rimosso il video in cui si vede nascere mio figlio perché non rispettava le linee guida , le stesse linee guida che mi permettono di postare armi da fuoco e pacchi d’erba o che permettono a ste 4 scappate di casa di postare le foto dei propri capezzoli”.
Nei giorni scorsi il cantante aveva pubblicato un carousel, un album di foto e video, per celebrare il primo anno di Gabriel, il figlio che il cantante ha avuto con la compagnia Angelina Lacour. Dopo la pubblicazione però Instagram ha deciso che i contenuti di Sfera non rispettavano le linee guida della community e per questo ha deciso di rimuovere tutto l’album. Nello specifico il video incriminato durava giusto qualche secondo e ritraeva Gabriel ancora in sala operatoria, proprio nel momento dopo il parto.
Le linee guida di Instagram
Quali contenuti si possono pubblicare su Instagram? La risposta è semplice: quelli che decide Instagram. A volte si tende a considerare queste piattaforme come uno spazio publico e il diritto di pubblicare un contenuto diventa una forma inalienabile di libertà civile. Non è esattamente così. Le piattaforme sono spazi privati, gestiti da aziende che definiscono tutte le regole che servono per farli funzionare: le famigerate Linee guida della community. Le immagini del parto appena avvenuto, con i dottori che reggevano il figlio di Sera Ebbasta in mano, probabilmente non sono state ritenuto appropriate dalla piattaforma. Difficile che l’oscuramente del post sia frutto di una moderazione automatica. Di solito le decisioni per i profili così grossi vengono sempre pesate con attenzione dai moderatori.
La replica di Alexis Mucci
Al post di Sfera Ebbasta ha risposto Alexis Mucci. Ingegnere Aerospaziale, modella e creator di OnlyFans, Mucci è stata speso criticata per le foto scattate nei luoghi pubblici in cui si fa ritrarre con maglie trasparenti. Un caso recente che aveva sollevato discreti dibattito è quello degli Uffizi di Firenze: “Direi tutto apposto e in accordo con te finché parli delle scappate di casa: c’è LETTERALMENTE SCRITTO CHE I CAPEZZOLI IN TRASPARENZA non sono considerati nudità. Quindi: leggiamo bene le linee guida prima di attaccare gli altri per scaricare le proprie frustrazioni… che dici?”.
Non solo. Con un TikTok ha argomentato meglio la sua posizione: “Perché questo sfogo personale, seppure lecito, deve trasformarsi sempre nello screditare un’intera categoria? Perché aggiungere “scappate di casa”, per aumentare uno stigma di una categoria? Io non sono una scappata di casa. Va bene che porti avanti la tua campagna ma non mettermi in mezzo con offese”. Poi la precisazione di Sfera: "Scusate ce l'avevo solo le linee guida di Instagram, nulla in contrario ai capezzoli".
Le regole di Instagram sul nudo
Nella pagina dedicata alle linee guida sulla community la piattaforma definisce in maniera abbastanza chiara quali sono i contenuti di nudo da evitare per il band: “Per diversi motivi non è consentita la pubblicazione di contenuti di nudo su Instagram. Sono inclusi le foto, i video e altri contenuti creati con strumenti digitali che mostrano rapporti sessuali, genitali e primi piani di fondoschiena nudi. Sono comprese inoltre alcune foto con capezzoli femminili in vista, tranne che nel contesto di allattamento al seno, parto e momenti successivi al parto, situazioni correlate alla salute (ad es. in seguito a una mastectomia, sensibilizzazione sul cancro al seno o chirurgia di conferma del genere) o atto di protesta Anche le foto di dipinti e sculture con immagini di nudo sono accettate”.