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Perché in Florida stanno bruciando le auto elettriche (e perché sono difficili da spegnere)

Secondo Tesla per spegnere l’incendio di uno dei suoi veicoli possono essere necessarie fino a 24 ore. Un problema che è legato anche alla formazione dei Vigili del fuoco.
A cura di Valerio Berra
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Un intervento lungo 42 minuti, in cui sono stati impiegati circa 115.000 litri di acqua. A fine settembre il video dei Vigili del Fuoco di Stanford, in Connecticut, impegnati a spegnare una Tesla in fiamme ha sollevato più di un dubbio sulle auto elettriche. Negli ultimi anni la sfida principale con gli altri veicoli si è giocata sul tema dell’autonomia: quanti chilometri poteva percorrere un’auto elettrica prima di aver bisogno di una collanina di ricarica?

Ora una Model S può arrivare fino a 634 chilometri prima di dover essere ricaricata ma il prezzo da pagare è stato quello di riempire tutta la struttura del veicolo di batterie al litio, moduli che una volta incendiati sono poi molto difficile spegnere. Il problema è noto, ma non è facile da risolvere. È per questo che Jimmy Patronis, funzionario statale della Florida, ha lanciato l’allarme sugli incendi spontanei che stanno coinvolgendo le auto elettriche danneggiate dell’uragano Ian.

“Ci sono un sacco di veicoli elettrici disabilitati da Ian. Quando quelle batterie si corrodono, iniziano gli incendi”, ha scritto Patronis su Twitter. "Questa è una nuova sfida che i nostri Vigili del fuoco non hanno mai affrontato prima. Almeno su questo tipo di scala”. Ian spiega anche che si dovrebbe pensare a una formazione specifica per chi opera con questi mezzi: “Serve una formazione speciale per garantire che questi incendi vengano estinti in modo rapido e sicuro”.

Cosa succede quanto brucia un’auto elettrica?

Le batterie agli ioni di litio non si spengono con qualche litro di acqua. Possono bruciare per cause esterne, ad esempio incendi nati da veicoli o strutture vicine. Possono bruciare per cause interne, ad esempio malfunzionamento o corrosione (come ha spiegato Patronis). Ma quando le fiamme iniziano a propagarsi estinguerle diventa complicato. Tanto che lo scorso marzo l’ingegnere Michele Mazzaro dei Vigili del fuoco spiegava alla rivista Sicurato che in Italia si sta valutando una norma per vietarle nei parcheggi sotterranei.

Le batterie di queste veicoli sono divise in piccole celle. Quando prendono fuoco la prima cosa da fare è cercare di raffreddarle ma l’incendio può comunque passare da una cella all’altra continuando a rigenerarsi. La stessa Tesla riconosce che ci possono volere anche 24 ore per domare una batteria in fiamme. Altri produttori consigliano di mettere il veicolo direttamente dentro una vasca piena d’acqua, operazione non sempre facile da completare.

Le auto elettriche prendono fuoco da sole?

I dati sono ancora pochi. Nonostante gli incentivi, il calo dei prezzi e un’offerta maggiore di modelli non ci sono ancora numeri abbastanza consistenti per stimare il rischio reale di incendio delle auto elettriche. Nel gennaio del 2021 il National Transportation Safety Board, il Bureau of Transportation Statistics e National Highway Traffic Safety Administration degli Stati Uniti hanno pubblicato una prima ricerca per mappare il fenomeno.

La vetta della classifica per numero di incendi rispetto ai veicoli in circolazione è stata conquistata dalle auto ibride che hanno un tasso di incendi di 3.474 auto ogni 100.000 auto vendute. Le auto a benzina sono al secondo posto, con 1.530 veicoli andati a fuoco ogni 100.000 auto vendute. Il tasso di incendio delle auto elettriche è il più 25 veicoli andati a fuoco ogni 100.000 auto vendute. I dati tengono conto sia degli incendi spontanei che di quelli che si verificano dopo un incidente.

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