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Matteo Messina Denaro

Perché il volto di Matteo Messina Denaro era così simile al suo identikit?

La creazione dell’identikit di Matteo Messina Denaro è partita da una manciata di foto che risalivano a prima della latitanza, iniziata nel 1993. Gli ultimi identikit diffusi erano molto simili al volto del boss arrestato la mattina del 16 gennaio.
A cura di Valerio Berra
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L’unica differenza vera sono i segni della chemioterapia. I capelli che si diradano mentre progrediscono le cure e la pelle che si assottiglia e cambia di qualche tono dalla sua vera carnagione. Per il resto sono davvero poche le differenze tra gli ultimi identikit diffusi su Matteo Messina Denaro e il volto dell’uomo che è stato catturato dai Ros dei carabinieri la mattina del 16 gennaio. Stesse labbra, stesse rughe, stesso invecchiamento dei tratti più significativi.

Eppure le ultime fotografie ufficiali del latitante di Cosa Nostra risalivano a prima della latitanza, cominciata nel 1993. E non sono nemmeno molte. C’è la foto usata per la patente, ancora in bianco e nero, e giusto qualche scatto degli anni dopo. In tinte seppia. E quindi come ha fatto l’identikit realizzato con le tecniche di invecchiamento ad essere così simile?

Chi ha lavorato all’identikit del boss è stato (anche) fortunato

“Chi ha lavorato all’identikit è stato molto bravo ma ha avuto anche un pizzico di fortuna”. Emilio Nuzzolese, 52 anni, è un professore associato di medicina legale all’università di Torino e un odontoiatra forense. Nel suo lavoro si occupa di risalire all’identità delle vittime partendo dai resti che vengono trovati. Secondo Nuzzelese ci sono due fattori che hanno giocato a vantaggio di chi è rimasto sulle tracce di Matteo Messina Denaro per tutti questi anni.

Il primo è chiaro: Messina Denaro non si è mai sottoposto a interventi di di chirurgia estetica. Non solo non si è rifatto i connotati, una delle tante tesi circolate in questi anni. Ma non ha neanche fatto interventi più leggeri di lifting o rinoplastica. Il secondo è legato invece all’alimentazione.

“L’identikit di un volto – spiega Nuzzolese a Fanpage.it – ha alcune variabili legate all’alimentazione. In questo caso Messina Denaro non ha avuto nessun tipo di aumento o diminuzione della massa corporea. Questo ha ridotto tutti gli errori possibili legati alle dimensioni di certi tratti del volto”.

FANPAGE.IT | Tre foto di Matteo Messina Denaro: le prime due a partire da destra sono originali, l'ultima è uno degli identikit
FANPAGE.IT | Tre foto di Matteo Messina Denaro: le prime due a partire da destra sono originali, l'ultima è uno degli identikit

Tutte le facce dello stesso volto

Ogni volto è composto da elementi diversi. Un occhio non allenato può vedere solo i tratti principali come gli occhi, il naso, la bocca e l’attaccatura dei capelli. I forensic artist che si occupano di assemblare il volto di un ricercato sanno invece che le variabili che si possono trovare all’interno di un volto sono molte di più.

C’è l’arco di Cupido, l’incavatura a metà del labbro superiore, il bordo del vermiglio, il confine tra la pelle e il tratto più scuro delle labbra e ci sono tutti i modelli di arcata sopraccigliare. Nel caso di Matteo Messina Denaro alcuni dei suoi tratti più riconoscibili sono rimasti praticamente gli stessi nel corso del tempo. A spiegarlo a Fanpage.it è Antonella Massaro, professoressa di diritto penale a Roma Tre.

“I tratti che caratterizzano un volto sono gli stessi su cui si interviene di più con la chirurgia estetica: il naso, le labbra o gli occhi. Uno degli effetti della chirurgia estetica infatti è proprio la tendenza all’omologazione. In questi giorni – continua Massaro – si è insistito molto sulle labbra di Messina Denaro, rimaste praticamente uguali. Questo è uno degli elementi che lo hanno reso più riconoscibile: visto che le labbra sono rimaste uguali tutta la porzione del volto sotto il naso è rimasta praticamente uguale”.

Le tecniche di invecchiamento

Per costruire il volto invecchiato di 30 anni di Matteo Messina Denaro non è stato sufficiente far passare la sua foto da FaceApp, come si faceva nell’estate del 2019. L’invecchiamento del volto, nel gergo “age progression”, è stato fatto grazie a un lavoro che ha messo insieme forensic artist e algoritmi di intelligenza artificiale che attingono a database allenati con migliaia di fotografie.

A raccontarlo è sempre Emilio Nuzzolese: “L’identikit del volto di Messina Denaro è stato creato aggiungendo i tratti tipici dell'invecchiamento che rispondono ai valori medi dell’evoluzione dei tessuti e della contrazione del viso. I tratti più stabili sono quelli dove i tessuti sono più vicini all’osso, come la fronte. Mandibola e mascella invece si modificano di più, anche in base alla caduta dei denti. Per fortuna degli investigatori, anche questa variabile sembra non essersi verificata ”.

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