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Perché il 5G sta dando problemi agli aerei di linea

C’è stato un numero record di segnalazioni di malfunzionamenti da parte delle compagnie aeree, la causa è l’interferenza tra gli altimetri e la tecnologia 5G.
A cura di Elisabetta Rosso
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In questo momento sulle piste degli aeroporti statunitensi si sta combattendo una guerra. Da un lato ci sono le compagnie aeree e la Federal Aviation Administration, dall’altro gli operatori telefonici AT&T (TN) e Verizon (VZ.N). Tutto ruota intorno alle antenne 5G. Secondo Airlines for America c'è il rischio di avere aerei a terra, voli cancellati, malfunzionamenti a bassa quota e incidenti durante gli atterraggi. È però un'anomalia statunitense. In quasi tutti gli altri Paesi 5G e aeroporti convivono senza nessun problema.

Le compagnie aeree hanno inviato una lettera al direttore del Consiglio economico nazionale della Casa Bianca Brian Deese, al segretario ai trasporti Pete Buttigieg, all'amministratore della FAA Steve Dickson e alla presidente della Federal Communications Commission (FCC) Jessica Rosenworcel. L’iniziativa parte da Airlines for America che, insieme a PS Airlines, Alaska Air, Atlas Air, JetBlue Airways e FedEx Express, scrive per avvertire di "un'imminente crisi catastrofica dell'aviazione”.

La lunga lotta delle compagnie aeree al 5G

Le compagnie telefoniche statunitensi AT&T e Verizon, dopo una serie di ritardi (il 5G in realtà è sbarcato negli Stati Uniti nel 2019) a gennaio 2022 hanno attivato le antenne per la quinta generazione della tecnologia dedicata alle reti mobili. I ritardi sono stati causati proprio dall'opposizione delle compagnie aeree che ritenevano pericolosa l'installazione delle torri.

Secondo i due principali costruttori di velivoli Airbus e Boeing Usa, la potenza di trasmissione delle antenne 5G potrebbero disturbare il normale funzionamento dei radioaltimetri. La Faa ha commissionato uno studio dove gli esperti di Rtca hanno segnalato che la banda C del 5G causa interferenze importanti agli altimetri radar “su tutti i tipi di aeromobili“. Il rischio è quello di un “ampio impatto sulle operazioni aeronautiche negli Stati Uniti, compresa la possibilità di eventi catastrofici che potrebbero provocare diverse vittime".

Anche secondo il rapporto della Faa, che analizza 540 segnalazioni di anomalie ai radioaltimetri, il 5G compromette il funzionamento degli aerei in volo. I database interni che segnalano i problemi sui velivoli hanno registrato 132 report (anonimi) di malfunzionamenti sospetti a bordo. Secondo un'analisi del Corriere della Sera, di questi casi un’ottantina potrebbero essere causati dall’interferenza delle antenne 5G dei cellulari. Ora, le compagnie aeree dopo mesi resistenza, chiedono "che il 5G sia implementato ovunque nel Paese tranne che entro le circa 2 miglia (3,2 km) di piste aeroportuali".

I danni delle interferenze

"È necessario un intervento immediato per evitare interruzioni operative significative ai passeggeri aerei, alla catena di approvvigionamento e alla consegna delle forniture mediche necessarie", hanno spiegato le compagnie aeree. La Federal Aviation Administration (Faa) ha avvertito che le potenziali interferenze potrebbero influenzare gli strumenti sensibili degli aerei come gli altimetri e ostacolare in modo significativo le operazioni a bassa visibilità. "In un solo giorno 1.100 voli e 100.000 passeggeri sarebbero soggetti a cancellazioni, deviazioni o ritardi", si legge nella lettera. La United Airlines ha avvertito che il problema potrebbe interessare più di 15.000 dei suoi voli, 1,25 milioni di passeggeri e tonnellate di merci all'anno.

La Commissione federale per le comunicazioni (Fcc) ha minimizzato le conseguenze dei nuovi ripetitori, “agli operatori telefonici è stata assegnata la banda di frequenza da 3,7 a 3,98 Gigahertz per il 5G, i radioaltimetri operano nello spettro da 4,2 a 4,4 Gigahertz. Non c’è, quindi, il pericolo di un’interferenza diretta”.

Gli esperti però hanno spiegato che il problema è anche la vicinanza tra le torri e gli smartphone dei passeggeri a bordo che potrebbero creare interferenze perché porterebbero il segnale 5G ad essere particolarmente indirizzato verso l’aereo.

Alcuni esempi di malfunzionamento

A gennaio nell'aeroporto di S. Francisco un aereo pieno di passeggeri ha attivato i freni un metro prima di toccare la pista. Qualche mese dopo, a Los Angeles, un aereo commerciale durante la discesa ha perso sensibilmente quota perché il radioaltimetro segnalava un valore errato al pilota automatico. Interferenze simili sono state registrate anche durante gli atterraggi all’aeroporto di Salt Lake City. A giugno invece il comandate di un aereo ha visto sparire le informazioni dai monitor della cabina di comando e, contemporaneamente si è disattivato il sistema automatico che regola la spinta dei motori. Spesso compaiono valori errati, o viene lanciato l’allarme collisione. Questi sono solo alcuni degli esempi dei problemi generati dalle interferenze con le antenne 5G.

Perché succede solo negli Stati Uniti?

In più di quaranta Paesi del mondo, Stati Uniti esclusi, la copertura 5G non ha fatto emergere alcun problema. Questo perché le frequenze della nuova tecnologia negli Stati Uniti sono simili a quelle utilizzate dalle strumentazioni a bordo dei velivoli, negli altri Paesi no, e qua emerge la grande falla logistica degli Stati Uniti.

In Europa, la banda utilizzata per il 5G è compresa tra 3,4 e 3,8 GHz. Negli Usa, invece, il segmento di radiofrequenze allocato per lo sviluppo del 5G è quello compreso tra 3,7 e 3,98 GHz, la cosiddetta banda C, una fequenza che è molto vicina a quella degli altimetri e questo genera sempre delle interferenze.

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