Perché Hamas ha invitato Elon Musk nella Striscia di Gaza
La posizione di Elon Musk sulla guerra in Israele è diventata complessa. Durante il conflitto in Ucraina l’uomo più ricco del mondo aveva tenuto dall’inizio la stessa linea. Si era schierato con Kiev, mettendo a disposizione la tecnologia satellitare di Starlink per garantire la connessione internet ai civili e all’esercito ucraino. Certo. A qualche mese dall’inizio del conflitto le spese per il mantenimento del servizio lo avevano fatto vacillare ma alla fine era rimasto fedele alle sue posizioni.
Nella guerra condotta dal governo di Israele contro i territori palestinesi per colpire Hamas c‘è qualcosa di diverso. Prima l’aiuto di Elon Musk era stato chiesto direttamente da esponenti dell’esercito israeliano e poi Musk aveva detto che sarebbe stato pronto afornire la rete internet di Starlink alle organizzazioni umanitarie che operano nella Striscia di Gaza.
Alla fine i rapporti con il governo israeliano si sono raffreddati a causa di una serie di commenti antisemiti, una situazione che insieme ai problemi di antisemitismo già presenti sulla piattaforma X ha portato Elon Musk a organizzare una visita in Israele insieme al primo ministro Benjamin Netanyahu nei kibbutz distrutti dall’attacco del 7 ottobre. Ora è arrivata anche la voce di Hamas.
“Vieni a vedere la devastazione su Gaza”
Osama Hamdan, funzionario di Hamas, durante una conferenza stampa a Beirut si è rivolto direttamente a Musk: “Lo invitiamo a visitare Gaza per vedere la portata dei massacri e delle distruzioni commessi contro il popolo di Gaza, nel rispetto degli standard di obiettività e credibilità”.
Elon Musk durante l’incontro con Netanyahu aveva rilasciato commenti di approvazione sull’operazione militare condotta da Israele: “Coloro che hanno intenzione di uccidere devono essere neutralizzati”. E ancora: “Deve finire la propaganda che addestra una persona a diventare un assassino. Bisogna rendere Gaza una terra prospera. Se ciò accadrà, penso che ci potrebbe essere un buon futuro”.