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Perché gli Stati Uniti stanno pensando di vietare TikTok in tutto il loro territorio

Già diversi Stati hanno vietato l’uso dell’app sui dispositivi del governo per difendere la sicurezza nazionale. Quella contro TikTok è una battaglia storica dei repubblicani, anche Donald Trump aveva provato ad arginarlo.
A cura di Elisabetta Rosso
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Gli Stati Uniti hanno il sospetto di essere spiati dalla Cina, e TikTok comincia a fare paura. Per questo il senatore repubblicano Marco Rubio ha annunciato una legislazione bipartisan per vietare il social più usato al mondo.

Non solo spiare, ma anche censurare, controllare, e influenzare gli utenti. Insomma TikTok sembra essere l’arma invincibile 3.0. La legislazione proposta in realtà entra in un programma di isolamento più ampio, che vuole bloccare tutti social media sotto l’influenza russa e cinese.

Ci sarà un divieto nazionale?

L'ufficio di Rubio, in un comunicato stampa, ha spiegato la necessità di difendersi da quei social che controllano gli americani, TikTok prima di tutti. Ha anche aggiunto che il disegno di legge complementare alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti è stato sottoscritto sia dal deputato repubblicano Mike Gallagher, sia dal democratico Raja Krishnamoorti.

La legislazione bipartisan arriva in un momento particolare. A Washington, il controllo su TikTok è cresciuto nelle ultime settimane in seguito a un tentativo fallito, da parte dell’amministrazione Trump, di vietare l'utilizzo dell’app. “Non si tratta di video creativi: si tratta di un’app che raccoglie dati su decine di milioni di bambini e adulti americani ogni giorno”, ha detto Rubio.

Il direttore dell'FBI, Chris Wray ha spiegato durante un’udienza, che le operazioni statunitensi di TikTok stavano sollevando preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Wray ha anche segnalato il rischio che il governo cinese lo stia sfruttando per influenzare gli utenti o controllare i loro dispositivi.

L'effetto domino negli Usa

Anche l'Alabama e lo Utah hanno deciso di vietare l’uso di TikTok sui dispositivi del governo. “TikTok raccoglie enormi quantità di dati, molti  non hanno una connessione legittima con il presunto scopo della condivisione di video dell'app. L'uso di TikTok che coinvolge l'infrastruttura IT statale crea quindi una vulnerabilità inaccettabile alle operazioni di infiltrazione cinesi", ha spiegato il governatore dell'Alabama Kay Ivey.

Si allunga così la lista di Stati che scelgono di non usare TikTok, oltre all’Alabama e allo Utah ci sono anche Texas, Nebraska e South Dakota. La Carolina del Sud, il Maryland e l’Arkansas si stanno muovendo nella stessa direzione. D'altronde non è una battaglia nuova, nel 2020 Donald Trump aveva tentato in tutti i modi di arginare TikTok e di impedire ai nuovi utenti di scaricare l’app.

La risposta di TikTok

"È preoccupante, invece di incoraggiare l'amministrazione a concludere la sua revisione della sicurezza nazionale di TikTok, alcuni membri del Congresso hanno deciso di spingere per un divieto politicamente motivato che non farà nulla per far avanzare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti", ha detto TikTok, ha poi aggiunto che la società continuerà a informare i membri del Congresso sui piani che sono "ben avviati" per "proteggere ulteriormente la nostra piattaforma negli Stati Uniti".

Il Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS) del governo, che si occupa di sicurezza nazionale, nel 2020 ha ordinato a ByteDance di cedere TikTok. Ora CFIUS e la piattaforma sono in trattative da mesi per raggiungere un accordo di sicurezza nazionale in modo tale da proteggere i dati dei 100 milioni di utenti statunitensi di TikTok.

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