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Perché Elon Musk vuole sospendere da Twitter gli account che usano la parola “cisgender”

In realtà non è la prima politica anti trans portata avanti dall’ex Ceo della piattaforma. Aveva già twittato che avrebbe fatto pressioni per criminalizzare le operazioni dei bambini transgender.
A cura di Elisabetta Rosso
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Ora su Twitter la parola "cisgender" è considerata un insulto. L'idea è venuta a Elon Musk che ha annunciato la nuova politica con un tweet, in realtà però la sua è una guerra di lunga data. La decisione di Musk è in linea con le richieste che da tempo gli attivisti anti-trans portano avanti. La parola cisgender si è affermata verso la fine degli anni '90. Secondo l'Oxford English Dictionary indica "qualcuno a proprio agio con il proprio genere biologico". Ed è diventato l'opposto di transgender.

Musk ha deciso di imporre la nuova regola dopo aver letto il post di un utente: "Ieri, dopo aver postato un Tweet dove spiego che rifiuto la parola ‘cis' e non desidero essere chiamato così, ricevo una serie di messaggi da attivisti trans che mi chiamano "cissy" e mi dicono che sono ‘cis' "sia che o no mi piace”. Immagina solo se i ruoli fossero invertiti."

Non ha spiegato nei dettagli come verranno puniti gli utenti che utilizzeranno il termine cisgender ha solo risposto al tweet dicendo: "Le molestie ripetute e mirate nei confronti di qualsiasi account causeranno, come minimo, sospensioni temporanee agli account molesti. Le parole "cis" o "cisgender" sono considerate insulti su questa piattaforma".

Entrambi i termini però non appaiono nelle linee guida pubblicate da Twitter, e la decisione sarebbe un unicum nel panorama dei social. Né Meta, né TitkTok hanno mai preso in considerazione la possibilità di punire o sospendere chi usa il termine cisgender. In un altro tweet, ha poi aggiunto: "Lo spregevole verme che ha prodotto il termine ‘cis' ha seri problemi. Ignorali."

La guerra di Elon Musk

A inizio giugno Musk ha persino twittato che inizierà attivamente a "fare pressioni per criminalizzare", le operazioni sanitarie per i bambini transgender, ritiene che possano causare "gravi cambiamenti irreparabili". Non solo, sempre su Twitter Musk ha deciso di promuovere un film del 2022, "What Is a Woman?" dell'attivista anti-trans Matt Walsh. In realtà all'inizio il film era stato classificato dalla piattaforma come contenuto dannoso, poi Walsh si è lamentato pubblicamente delle restrizioni così Musk ha deciso di postare What is a Woman sul suo profilo Twitter. Non solo, ad aprile ha anche rimosso le tutele per le persone trans, nonostante Twitter avesse già vietato "il misgendering mirato o il deadnaming di individui transgender", in linea con altre piattaforme come TikTok, Instagram e Facebook.

Per molti la decisione di Elon Musk ha anche una sfumatura personale, sua figlia transgender ha infatti chiesto legalmente di cambiare il suo nome nel 2022 perché non rispecchiava la sua "identità di genere" e "perché non vivo più né desidero essere imparentata con il mio padre biologico in alcun modo o forma". E così ha scelto, al posto di Xavier Musk, il nome Vivian Jenna Wilson, un omaggio al cognome della madre Justine, autrice canadese e prima moglie dell’imprenditore.

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