Perché Elon Musk sta richiamando tutti i Cybertruck di Tesla in circolazione
Il Cybertruck di Tesla doveva essere il veicolo in grado di "portarci direttamente nel futuro". Eppure per realizzare il piano di Elon Musk servirà tempo. L'azienda sta richiamando tutti i 3.878 Cybertruck che ha spedito fino a oggi. Secondo un rapporto della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) degli Stati Uniti, il cuscinetto del pedale dell'acceleratore potrebbe allentarsi e rimanere incastrato nel rivestimento attorno al vano piedi. Il difetto potrebbe influire sulle prestazioni dell'auto, "un pedale dell’acceleratore incastrato rischia di causare un’accelerazione involontaria del veicolo, aumentando le possibilità che si verifichi un incidente", ha spiegato la NHTSA in una nota.
Le segnalazioni sono arrivate nelle ultime settimane, i clienti hanno riscontrato problemi al pedale dell'acceleratore. Musk ha scritto in un post su X che Tesla è stata "molto cauta", l'azienda ha poi aggiunto di non essere a conoscenza di eventuali incidenti causati dal malfunzionamento. Non è stata una settimana semplice per Tesla. Lunedì l'azienda ha licenziato circa il 10% dei dipendenti, e qualche giorno dopo ha chiesto all’assemblea dei soci di ripristinare il pacchetto di remunerazione da 56 miliardi di dollari assegnato nel 2018 a Elon Musk (a gennaio 2023 il bonus era stato annullato da un giudice del Delaware).
Perché Tesla ha ritirato il Cybertruck
La prima segnalazione, spiega Tesla, è arrivata il 31 marzo, la seconda il 3 aprile. Dopo aver eseguito una serie di test l'azienda ha deciso di emettere un richiamo: "Una modifica non approvata ha introdotto del lubrificante per facilitare l'assemblaggio dei componenti della pastiglia sul pedale dell'acceleratore", ha spiegato Tesla. "Il lubrificante residuo ha ridotto l'attrito della pastiglia sul pedale".
Non è la prima volta
Il Cybertruck è stato lanciato alla fine del 2023 (dopo un ritardo di oltre due anni), eppure questo non è il primo richiamo. Nel primi trimestre del 2024, infatti, Tesla ne ha effettuati tre. Finora però tutti i problemi potevano essere risolti attraverso un aggiornamento software. A febbraio, per esempio, ha dovuto richiamare 2,2 milioni di veicoli negli Stati Uniti perché le dimensioni dei caratteri delle sue spie erano troppo piccole.