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Perché è impossibile vedersi belli in una videochiamata: cos’è il dismorfismo da Zoom

Microsoft, Google e Zoom, silenziosamente stanno cercando di risolvere il problema cambiando il nostro aspetto. Non sono un caso le nuove funzionalità che permettono di mettere il rossetto o colorare le guance prima di aprire la videocamera in riunione.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non sei strano se contini a fissarti in quel riquadro  in basso a destra durante una videochiamata. Ti vedi, sei tu, ma c'è qualcosa che non va. L'occhio che cade non è figlio del narcisismo, piuttosto degli specchi distorti della tecnologia. Basta infatti un'angolazione sbagliata o la vicinanza alla telecamera per modificare il nostro aspetto reale. Quello degli smartphone, pc e tablet è un riflesso pericoloso. La visione deformata del volto può impattare infatti sulla salute mentale e inquinare la percezione di sé stessi, non è un caso che durante le visite dai chirurghi estetici i pazienti portino con sé screenshot rubati durante le videochiamate per mostrare cosa vogliono modificare.

È normale vedersi deformati, gli obiettivi piccoli dei dispositivi posizionati vicino distorcono i lineamenti. Spesso le parti prominenti del viso appaiono più in evidenza, mentre gli occhi sembrano più piccoli. Il fenomeno è stato battezzato “dismorfismo da Zoom” dal professore della Harvard Medical School, Shadi Kourosh. "Temevo che il tempo trascorso davanti a queste fotocamere potesse influenzare negativamente la percezione del proprio aspetto da parte delle persone", ha spiegato al Guardian. "È come uno specchio da luna park. Le persone non guardano un vero riflesso di se stesse, ma non si rendono conto che è uno specchio distorto”.

Come stanno cambiando il nostro aspetto

Microsoft, Google e Zoom, silenziosamente stanno cercando di risolvere il problema cambiando il nostro aspetto. Non sono un caso le nuove funzionalità che permettono di mettere il rossetto o colorare le guance prima di aprire la videocamera in riunione. Ma ancora prima, la vista speculare era già stata introdotta per contrastare il problema. Sullo schermo infatti vediamo la versione del viso riflesso allo specchio, quello con cui abbiamo più familiarità. L'altra versione potrebbe infatti turbarci. E infatti, qualsiasi asimmetria se ribaltata risalta.

Non solo, sono già stati introdotti strumenti per levigare la pelle, e già nel 2022 Microsoft aveva lanciato un filtro soft focus. Nel 2023, invece, Microsoft ha introdotto una funzionalità per far scegliere agli utenti della videochiamata tra 12 "look" di trucco digitale.

Come impatta sulla nostra salute mentale

La dismorfia da Zoom ha anche un effetto sulla vita reale. Secondo il Finantial Times le riunioni video hanno aumentato le richieste di interventi estetici. Un sondaggio del 2021 condotto da dermatologi statunitensi che hanno affermato che la maggior parte dei loro pazienti menziona le videochiamate come uno dei motivi per perseguire un trattamento cosmetico. Secondo un centro estetico della Bay Area, spesso i pazienti durante le visite hanno mostrato screenshot scattati durante le riunioni per evidenziare i difetti da correggere. 

Non solo, a marzo 2021, anno della pandemia e che ha inaugurato l'era delle videocall, i chirurghi plastici britannici hanno registrato un aumento del 70% nelle consultazioni. Secondo Kourosh il lockdown ha creato la tempesta perfetta. “Oltre a guardarsi durante le chiamate in videoconferenza, le persone vivevano in isolamento, trascorrendo il loro tempo libero guardando immagini fortemente distorte di altre persone sui social media. Credo che questo sia un serio problema per la salute mentale”.

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