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Perché domani potresti non ricevere il tuo pacco Amazon

I sindacati hanno confermato lo sciopero delle consegne per venerdì 18 aprile. In vista del rinnovo del contratto nazionale i driver chiedono un aumento degli stipendi, il miglioramento dei benefit, delle condizioni di lavoro e delle misure di sicurezza.
A cura di Elisabetta Rosso
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Domani potrebbe non arrivare il tuo pacco Amazon. I sindacati hanno confermato lo sciopero: venerdì 18 aprile tutti i driver della filiera ultimo miglio di Amazon non effettueranno le consegne. In ballo c'è il rinnovo del contratto nazionale. Come hanno spiegato in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti: "Le segreterie nazionali hanno ribadito la necessità che si realizzi una strutturale riduzione dell’orario di lavoro, con conseguente abbattimento dei carichi e delle consegne sempre più pressanti dall’algoritmo che non dà respiro a questa categoria di lavoratrici e lavoratori, nell’intento di migliorare significativamente i tempi vita/lavoro".

I driver chiedono anche "un intervento in tema di sicurezza attraverso la previsione di interruzione/chiusura dei servizi in caso di allerta meteo rossa, a tutela dell’incolumità dei lavoratori, i quali consegnano con qualsiasi condizione meteorologica". Da anni, a livello globale, i driver portano avanti le loro battaglie contro Amazon. I dipendenti chiedono un aumento degli stipendi, il miglioramento dei benefit, delle condizioni di lavoro e delle misure di sicurezza. 

Gli algoritmi per controllare i lavoratori

I driver, spiegano i sindacati, hanno orari di lavoro serrati e le consegne devono essere effettuate anche in caso di maltempo estremo. Non solo, vengono costantemente controllati dagli algoritmi. Nel 2021, Amazon ha iniziato a installare telecamere con intelligenza artificiale per monitorare i suoi corrieri mentre lavorano.

Il gigante dell’e-commerce ha spiegato che la tecnologia ha come unico scopo quello di prevenire gli incidenti. Eppure, come ha spiegato Mroz Agnieska, lavoratrice polacca di un centro di smistamento Amazon durante un'audizione al Parlamento europeo a gennaio 2025: "C'è un algoritmo nei magazzini di Amazon che calcola quanti pacchi vengono processati da ogni lavoratore e chi rimane sotto alla media viene licenziato".

Cosa chiedono i driver di Amazon

"Chiediamo con forza – spiegano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti – un incremento sostanziale del valore della trasferta, con un importante risultato relativamente al salario, con incrementi anno per anno. Necessario inoltre che si realizzi una strutturale riduzione dell’orario di lavoro, con conseguente abbattimento dei carichi e delle consegne, che può avvenire non saturando la flessibilità. Rivendichiamo anche un intervento fondamentale in tema di sicurezza, attraverso la previsione di interruzione o chiusura dei servizi in caso di allerta meteo rossa, a tutela dell’incolumità dei driver e serve un passo avanti sulla qualità dell’occupazione, richiedendo percorsi condivisi di stabilizzazione dei contratti di lavoro precari".

Hanno poi aggiunto: "Con grande senso di responsabilità abbiamo partecipato all'incontro, convocato su richiesta di Assoespressi, per verificare la possibilità di trovare un'intesa che realizzasse le legittime richieste del personale rappresentato ma, purtroppo, la stessa associazione datoriale ha ribadito alcune sue posizioni, relativamente ad elementi fondamentali per una possibile intesa. Qualora Assoespressi continuasse a essere sorda alle nostre richieste intendiamo chiedere ad Amazon di riconsiderare le modalità operative", hanno dichiarato infine le organizzazioni sindacali.

La posizione di Amazon

In una nota stampa Amazon ha commentato: “Collaboriamo con decine di fornitori di servizi di consegna, che forniscono opportunità lavorative a migliaia di persone che si occupano di consegnare gli ordini ai nostri clienti in Italia. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori per definire insieme obiettivi realistici, che non mettano pressione su di loro o sui loro dipendenti. L’attenzione di Amazon in materia di sicurezza rappresenta una costante".

"Nell’eventualità di un'allerta meteo, monitoriamo attentamente la situazione e seguiamo le indicazioni delle autorità locali e provinciali per garantire alle persone di operare in sicurezza nell’effettuazione del servizio di consegna per i nostri clienti. In merito allo sciopero dichiarato per domani, confidiamo che le trattative per l’accordo di secondo livello tra le aziende fornitrici di servizi di consegna, l’associazione datoriale che le rappresenta e le organizzazioni sindacali possano riprendere e giungere ad un esito positivo.”

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