Perché comprare i biglietti degli Oasis era quasi impossibile (la colpa non è tua)
Appartengo alla schiera di nostalgici britpop che alle 10 del mattino del 31 agosto hanno cominciato a ricaricare la pagina di Tikcketmaster per iscriversi a un fila chilometrica. La promessa: stare sotto palco a cantare Supersonic. Tutti sapevamo che sarebbe stata un'impresa conquistare un biglietto per gli Oasis. E per questo, dal giorno dell'annuncio, sono state studiate strategie per poter comprare almeno un pass. La nostra è stata distribuire le forze. In sette abbiamo aspettato che scattassero le 10 per poter prendere il numero massimo di biglietti, quattro.
C'è chi si è collegato utilizzando cinque dispositivi diversi sequestrando per ore pc e smartphone di fidanzati, genitori, coinquilini, abbiamo studiato la capienza degli stadi e puntato su date diverse per aumentare le probabilità di successo. Almeno, uno, ci siamo detti, riuscirà a comprare gli agognati quattro biglietti. Non è andata così. Tutti, dopo aver visto scalare la nostra posizione in coda al 139.584 posto, siamo rimasti a mani vuote. Alle 19:00, Oasis e Ticketmaster hanno annunciato che i biglietti erano esauriti.
Caos biglietti Oasis: cosa è successo
Scattate le 10 non ci siamo trovati di fronte a una pagina per l'acquisto dei biglietti ma a un format da compilare per essere inseriti nella lista d'attesa. Una volta registrati è apparso il numero. In pochi minuti, la coda online ha superato le 500.000 persone. Molti hanno aspettato per ore, solo per essere cacciati alla fine dai siti di prenotazione.
I biglietti per le date nell'estate 2025 a Cardiff, Edimburgo, Londra, Dublino e Manchester sono stati messi in vendita non solo su Ticketmaster, ma anche su Gigs e Tours e See Tickets. Gli ultimi due sono rimasti bloccati per la prima ora e mezza della vendita. Solo dopo gli utenti sono riusciti a unirsi alla coda.
Messaggi di errore e server bloccati
L'Errore 503 è stato il leitmotive della giornata, è apparso su molti dispositivi, sbattendo fuori utenti che già da ore aspettavano in fila. È tra le notifiche di errore più conosciute, il codice indica che il servizio richiesto non è al momento disponibile. Compare infatti quando il server è sovraccarico perché riceve più richieste di quanto ne possa elaborarne, reagisce quindi emettendo una notifica di errore.
In realtà i problemi sono comparsi prima ancora della messa in vendita ufficiale dei biglietti. Era infatti possibile iscriversi a un ballottaggio per le prevendite completando un quiz sulla band, molti non hanno ricevuto la mail di conferma e quindi non sono entrati in lista di attesa nonostante avessero compilato in modo corretto il modulo.
Il dramma dei bot
Molti utenti sono stati buttati fuori dalla coda perché identificati come bot. Ticketmaster aveva avvisato "assicurati di star utilizzando solo una scheda e non utilizzare nessun software VPN sul dispositivo." Eppure sembra che i bot veri non siano stati identificati.
Secondo Jake Moore, consulente globale per la sicurezza informatica di Eset, società di sicurezza del software, i rivenditori utilizzano spesso software automatizzati per manipolare i siti web dei biglietti. Ha spiegato al Guardian: "Considerate le grandi aspettative è molto probabile che siano stati utilizzati dei bot per entrare nel sistema e comprare più biglietti possibile da rivendere."
Zarah Sultana, deputata di Coventry South, ha pubblicato screenshot dei suoi tentativi falliti di acquistare i biglietti. “Nazionalizzare Ticketmaster”, ha scritto.
La sorpresa di prezzi gonfiati
Dopo ore di attesa c'è chi è riuscito finalmente a raggiungere l'ultima tappa: selezionare e comprare i biglietti. Molti però al momento dell'acquisto sono rimasti sorpresi dai prezzi gonfiati. Il costo dei biglietti in piedi è salito da un valore nominale di 150 sterline a 350 sterline in poche ore a causa dell'enorme domanda. Sui social diversi utenti hanno pubblicato gli screenshot lamentandosi con Ticketmaster.
Il portavoce di Ticketmaster ha ribattuto: “Promotori e artisti hanno fissato i prezzi dei biglietti. I prezzi possono essere fissi o basati sul mercato. I biglietti basati sul mercato sono etichettati come “platino” o “in demand”.
Sono comparsi anche biglietti 6.699 sterline su Stubhub, sito di rivendita americano. Oltre al prezzo questi biglietti sono pericolosi, per combattere il secondary ticketing infatti gli Oasis avevano già annunciato che i biglietti “venduti in violazione dei termini e delle condizioni saranno annullati dai promotori”.
Non è colpa tua
A te, che sei stato sbattuto fuori dalla fila, scambiato per un bot, bloccato da un errore del sistema o scoraggiato dai prezzi gonfiati, sappi che non è colpa tua. La parabola degli Oasis è solo l'ultima dimostrazione di un sistema di vendita che non funziona. Oltre al dramma del secondary ticketing che da anni fa lievitare i prezzi, non è supportato tecnologicamente, è mal organizzato dal punto di vista logistico e decisamente non è un sistema equo.