ChatGPT sta perdendo sempre più utenti
Bisogna essere molto cauti a decretare una sconfitta. È vero i dati parlano chiaro, durante l'estate ChatGPT ha riscontrato un calo delle visite, e c'è già chi pensa che il chatbot geniale sia passato di moda. È così? Non esattamente, e comunque sarebbe troppo presto per dirlo. Sicuramente ci sono fattori che hanno inciso e che devono essere messi a sistema per capire cosa c'è dietro al crollo di interesse. Primo tra tutti la fine della scuola. Sin da subito l'intelligenza artificiale generativa ha attecchito bene nel mondo dell'istruzione, diventando prima un ottimo sistema per copiare compiti, o scrivere temi, e poi uno strumento di didattica alternativa da integrare in classe.
Non solo, dopo un esordio spumeggiante per i chatbot sono arrivati gli stop dalle autorità di regolamentazione. Il Garante della privacy italiano ha bloccato per un mese ChatGPT perché non trattava in modo trasparente i dati degli utenti. Senza contare che nelle ultime settimane parecchi utenti hanno detto che l'intelligenza artificiale di OpenAi è diventata "stupida". Tenendo bene a mente questo scenario si possono analizzare i dati. Secondo le statistiche di Similarweb, la compagnia che monitora regolarmente ChatGPT e i suoi concorrenti, il tempo medio trascorso sul sito è sceso da 8,7 minuti a marzo a 7 minuti ad agosto, a fine mese però è stato segnalato solo un timido aumento delle visite dello 0,4% negli Stati Uniti, quando la scuola è ricominciata dopo la pausa estiva. A livello mondiale invece è stato registrato un calo del 3%.
I dati del calo a partire da maggio
I dati mostrano che il traffico negli Stati Uniti è diminuito del 10% a maggio, del 15% a giugno e del 4% a luglio, la percentuale di utenti nella fascia d'età 18-24 anni, che si attestava intorno al 30% ad aprile, è scesa sotto il 27% entro luglio. La diminuzione della base di utenti di ChatGPT potrebbe essere attribuita alle vacanze estive, in questi mesi quindi potrebbe registrarsi un nuovo incremento con la ripresa nelle scuole. Secondo David F. Carr di Similarweb, “gli studenti in cerca di aiuto per i compiti sembrano essere parte della storia: la percentuale di utenti più giovani del sito web è diminuita durante l'estate e ora sta iniziando a riprendersi”.
L'estate del chatbot di OpenAI
Secondo la società di dati Internet Likeweb, a giugno il traffico mobile e desktop verso il sito web è diminuito del 9,7% rispetto al mese precedente a livello globale. Secondo i dati di Sensor Tower, anche i download dell'app per iPhone del bot, lanciata a maggio, sono diminuiti in modo costante dopo il picco di inizio giugno.
Come mostra l'analisi della banca svizzera UBS, nei primi due mesi ChatGPT ha raggiunto 100 milioni di utenti mensili. D'altronde era il primo chatbot con intelligenza artificiale generativa e un'interfaccia intuitiva, rilasciato al grande pubblico. Gli esperti l’hanno definita l’app consumer in più rapida crescita nella storia, un successo che ha innescato una corsa agli armamenti tra i giganti della Big Tech. Microsoft ha investito 10 miliardi di dollari sul chatbot di OpenAI, Google ha presentato Bard e Meta ha mostrato la sua Llama.
ChatGPT è diventato più stupido?
A novembre 2022 c'è l'esordio di ChatGPT con i fuochi d'artificio poi, a distanza di mesi, gli utenti cominciano a scrivere sui social: "È come aver guidato una Ferrari per un mese, poi all'improvviso si trasforma in un vecchio pick-up scassato". Tra i post degli insoddisfatti si legge anche il commento di Peter Yang, responsabile di Roblox: "ChatGPT è cambiato di recente. Genera più velocemente, ma la qualità sembra peggiore. Forse OpenAI sta cercando di risparmiare sui costi. Qualcun altro ha notato questo?". La domanda è retorica.
A confermare l'ipotesi c'è anche un documento pubblicato dai ricercatori della Stanford University e della UC Berkeley, che mostra i cali di performance di ChatGPT. Ha rilevato che le prestazioni dei modelli di intelligenza artificiale GPT-3.5 e GPT-4 "sono variati notevolmente".