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Perché Apple deve pagare una multa da 1,8 miliardi di euro all’Unione europea

Secondo la Commissione l’azienda avrebbe danneggiato i consumatori, potrebbero aver pagato due o tre euro al mese in più per lo streaming musicale.
A cura di Elisabetta Rosso
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Da anni Bruxelles porta avanti battaglie per impedire ai colossi tech di sfruttare la loro posizione dominante sul mercato e creare monopoli, "per questo abbiamo stabilito una multa di quasi quattro volte superiore al previsto, chi abusa del suo potere deve essere punito". Margrethe Vestager è la vice presidente della Commissione europea, che ha multato Apple per oltre 1,8 miliardi di euro. Circa lo 0,5% del fatturato globale. "Per un decennio, Apple ha abusato della sua posizione dominante nel mercato della distribuzione di app di streaming musicale attraverso l'App Store. Lo ha fatto impedendo agli sviluppatori di informare i consumatori sui servizi musicali alternativi e più economici disponibili al di fuori dell'ecosistema Apple", ha sottolineato Vestager. "Questo è illegale, secondo le norme antitrust dell'Ue".

Ha poi aggiunto: “È importante mostrare a tutti che anche un'azienda così importante, se fa qualcosa di illegale viene punita. Vogliamo dimostrare la nostra determinazione nell’affrontare questi casi”. Secondo Max von Thun, direttore europeo dell’Open Markets Institute, esperto di monopoli aziendali, la multa “costituisce un precedente positivo su cui l’UE farebbe bene a basarsi nelle future azioni di contrasto contro i giganti della tecnologia”.

Come sono stati danneggiati i consumatori

Secondo la Commissione, Apple avrebbe danneggiato i consumatori. "Le informazioni critiche sarebbero state nascoste in modo che gli utenti non potessero fare scelte informate", ha spiegato Vestager. Alcuni consumatori potrebbero aver pagato di più perché non erano consapevoli che avrebbero potuto risparmiare se si fossero abbonati al di fuori dell’app.

"Il comportamento di Apple, durato quasi 10 anni, potrebbe aver portato molti utenti iOS a sostenere prezzi significativamente più alti per gli abbonamenti allo streaming musicale", ha affermato la Commissione europea in una nota. Secondo Vestager i consumatori potrebbero aver pagato due o tre euro al mese in più per lo streaming musicale.

La risposta di Apple

Apple ha dichiarato:“La decisione è stata presa nonostante l'incapacità della commissione di scoprire prove credibili di danni ai consumatori e ignora la realtà di un mercato che è fiorente, competitivo e in rapida crescita." L'azienda ha poi sottolineato che Spotify è il principale sostenitore di questa multa, e anche il più grande beneficiario. “Oggi detiene una quota del 56% del mercato europeo dello streaming musicale e non paga nulla ad Apple per i servizi che hanno contribuito a renderle Spotify uno dei marchi più riconoscibili al mondo".

"Gran parte del loro successo è dovuto all’App Store, insieme a tutti gli strumenti e la tecnologia che Spotify utilizza per creare, aggiornare e condividere la propria app con gli utenti Apple in tutto il mondo”. L'azienda ha aggiunto che intende presentare ricorso. Le azioni Apple a Wall Street hanno perso circa il 3%.

Il ruolo di Spotify

Spotify da tempo critica l'App Store di Apple, che soffocherebbe la concorrenza addebitando una commissione del 30% sulle app e sugli acquisti in-app. L'azienda svedese aveva infatti già denunciato Apple nel 2019 all'autorità che tutela la concorrenza del mercato nell'Ue. Spotify ha commentato la decisione della Commissione: “Invia un messaggio potente: nessuna azienda, nemmeno un monopolio come Apple, può esercitare il potere in modo abusivo per controllare il modo in cui altre aziende interagiscono con i propri clienti."

“È un concetto base del libero mercato: i clienti dovrebbero sapere quali opzioni hanno e sono i clienti, non Apple, a decidere cosa acquistare, dove, quando e come”, ha aggiunto Spotify.

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