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Per la prima volta un aereo ha attraversato l’Oceano Atlantico usando solo carburante verde

I carburanti sostenibili sono combustibili derivati ​​da fonti rinnovabili non petrolifere e possono ridurre del 70% le emissioni di anidride carbonica. Il problema è che costano di più e si possono produrre solo in quantità limitate.
A cura di Elisabetta Rosso
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Come sempre è questione di chimica. Il trasporto aereo contribuisce al 2,4% delle emissioni di CO2, secondo i dati dell'International Council on Clean Transportation, per ridurle serve un'alternativa al cherosene. Il Boeing 787 di Virgin Atantic partito da Londra oggi, 28 novembre, e diretto all’aeroporto Jfk di New York, potrebbe avere una soluzione nel suo serbatoio. È infatti il primo volo transatlantico alimentato solo con carburanti alternativi. Shai Weiss, amministratore delegato dell'azienda, ha spiegato che il volo "dimostrerà come il carburante di origine fossile (SAF) può essere sostituito con carburante per l'aviazione sostenibile. È davvero l'unico percorso per decarbonizzare l'aviazione a lungo raggio. È un risultato epocale."

Weiss ha anche aggiunto: "Il carburante sostenibile per l'aviazione è il modo più facile e disponibile per ridurre le emissioni, ma ci troviamo di fronte a una mancanza di offerta e a un problema di prezzi. Affinché l'aviazione a lungo raggio possa utilizzare il 100% di SAF su ogni volo, bisogna creare un'Industria SAF nel Regno Unito". Secondo gli esperti però il carburante sostenibile può risolvere solo parte del problema, serviranno infatti alternative come l'idrogeno o i carburanti elettronici. Mentre pubblichiamo questo articolo l'aereo ha attraversato l'Oceano Atlantico ma non è ancora atterrato a New York.

Come funziona il carburante sostenibile

Nell'aviazione si usa un combustibile fossile, il cherosene, quando brucia produce anidride carbonica. I carburanti sostenibili sono combustibili derivati ​​da fonti rinnovabili non petrolifere. Possono essere prodotti per esempio utilizzando scarti, rifiuti domestici e oli da cucina. Se utilizzati come combustibile emettono fino al 70% in meno di anidride carbonica rispetto ai fossili.

Il Boeing 787 è stato rifornito con 50 tonnellate di SAF,  l'88% deriva da grassi di scarto e il resto dagli scarti della produzione di mais negli Stati Uniti. Dopo diversi test, a inizio mese il volo è stato approvato dall'Autorità per l'aviazione civile. Prima della partenza Weiss, ha detto che il volo "dimostrerà come il carburante di origine fossile può essere sostituito con carburante per l'aviazione sostenibile".

I limiti del SAF

Il fondatore della Virgin, Sir Richard Branson, ha ammesso che "ci vorrà un di tempo" prima che il SAF venga adottato su larga scala. "Ma da qualche parte bisogna iniziare", ha detto alla BBC. "E se non dimostriamo che è possibile farlo, non otterremo mai e poi mai carburante sostenibile per l'aviazione". Il SAF è già utilizzato in piccole quantità, miscelato con il tradizionale carburante per aerei, ma costa più del cherosene e se ne producono quantità relativamente piccole.

Il dottor Guy Gratton, professore associato di aviazione e ambiente presso l'Università di Cranfield, ha spiegato: "Non possiamo produrre la maggior parte del nostro fabbisogno di carburante in questo modo perché semplicemente non abbiamo le materie prime". Per ridurre le emissioni quindi non basta il SAF, servono alternative, "potrebbero essere i carburanti elettronici, l'idrogeno, o tecnologie che si stanno ancora testando in laboratorio".

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