Per la prima volta nella storia qualcuno è arrivato al limite di Tetris: è un ragazzo di 13 anni
In gergo si chiama kill screen. È un momento in cui si porta il codice con cui è programmato un videogame oltre le barriere previste. Un punto di non ritorno a cui nemmeno i suoi sviluppatori hanno mai pensato. Una ragazzo di 13 anni è riuscito a far raggiungere il kill screen alla versione di Tetris per Nes, un traguardo a cui nessuno era mai arrivato da quando il videogioco ha esordito sul mercato 34 anni fa.
Il ragazzo si chiama Willis "Blue Scuti" Gibson ed è un giocatore professionista di Tetris. In una live su Twitch è riuscito a portare il videogioco oltre i suoi limiti. Dopo 38 minuti in cui i blocchi sono scesi sempre più velocemente Tetris si è semplicemente bloccato. Nessun fuoco d’artificio, nessuna musica celebrativa, nessun easter egg: il videogioco ha smesso di funzionare. Comprensibile la reazione di Scuti che ha esultato quasi in lacrime davanti allo schermo. Prima di lui solo un’intelligenza artificiale c’era riuscita.
La scena competitiva di Tetris
Scuti non è solo un ragazzo particolarmente appassionato di videogiochi. È un giocatore competitivo di Tetris. Il videogioco sviluppato nel 1984 dal russo Aleksej Leonidovič Pažitnov non si è evoluto molto nel corso degli anni. L’obiettivo del giocatore è sempre quello di resistere il più a lungo possibile all’accumulo di mattoncini che piovono dall’alto. Se i mattoncini vengono posizionati nel modo giusto e creano delle strisce lungo il campo di gioco si distruggono e permettono di continuare a giocare.
Uno dei tornei competitivi più noti è il Classic Tetris World Championship ( CTWC ). Questo torneo si gioca su Nes collegate a televisori CRT. Due classici. Le sfide si giocano all’Oregon Convention Center ed è sempre stato dominato dagli statunitensi. Per sette volte il campione è stato Jonas Neubauer, morto a 39 anni nel 2021 per un malore. Ora nel torneo viene consegnato anche un premio in sua memoria. Il campione in carica è Justin "Fractal" Yu, classe 2001.