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Per entrare in questo aeroporto non serve più il passaporto: “Useremo il riconoscimento facciale”

In passato alcuni sistemi di riconoscimento biometrico erano già stati introdotti negli aeroporti. Dal 2018 nell’aeroporto di Dubai i passeggeri possono usare le impronte digitali per tutte le operazioni di identificazione.
A cura di Elisabetta Rosso
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Come diceva Derek Walcott, l'orizzonte non ha bisogno di un passaporto, e a quanto pare non servirà nemmeno all'aeroporto Changi di Singapore. A partire dal 2024 i passeggeri potranno lasciare la città-stato senza documenti, all'imbarco sarà infatti utilizzato il riconoscimento biometrico. "Singapore sarà uno dei primi Paesi al mondo a introdurre l'autorizzazione all'immigrazione automatizzata e senza passaporto", ha dichiarato il ministro delle Comunicazioni Josephine Teo durante una sessione parlamentare per modificare la legge sull'immigrazione del Paese. In realtà la tecnologia biometrica, insieme ai software di riconoscimento facciale, è già utilizzata nelle corsie automatizzate dell'aeroporto di Changi, ma con la nuova norma “i passeggeri non dovranno più usare i documenti per viaggiare, e questo renderà le partenze più semplici e veloci". La biometria verrà utilizzata per creare un “token unico di autenticazione” utilizzato nei punti di controllo, dal deposito bagagli all’imbarco.

Gli aeroporti che già utilizzano il riconoscimento facciale

Quello di Singapore è stato classificato come uno dei migliori aeroporti al mondo. Serve oltre 100 compagnie aeree che volano verso 400 città in circa 100 Paesi. È anche tra i più trafficati, a giugno ha gestito 5,12 milioni di passeggeri. Già nel 2018 l'aeroporto internazionale di Dubai aveva introdotto i tunnel biometrici "Smart Gates" che utilizzano la tecnologia per verificare in cinque secondi l'identità dei viaggiatori. Non solo, i passeggeri possono utilizzare le impronte digitali o le scansioni del volto al posto di passaporti fisici. Anche negli aeroporti di Hong Kong, Tokyo Narita, Tokyo Haneda, Indira Gandhi International a Delhi, Londra Heathrow e Parigi Charles de Gaulle stanno cercando di implementare il riconoscimento facciale. Negli Stati Uniti, le principali compagnie aeree come American Airlines, United e Delta utilizzano da due anni il check-in biometrico per la consegna dei bagagli e per l'imbarco in determinati aeroporti.

I viaggi del futuro

Negli aeroporti del 2070 non ci saranno passaporti tradizionali, il riconoscimento del passeggero avverrà con firme cardiache e con la tecnologia biometrica, secondo lo studio condotto da Easyjet nel 2023 che, partendo dalle nuove tecnologie, ha descritto come potrebbero essere i viaggi tra 40-50 anni. Non solo, gli esperti prevedono anche materiali intelligenti capaci di modellarsi sui corpi per assicurare una seduta ergonomica. Non mancano schermi sul retro dei sedili e dispositivi optoelettronici per guardare serie o film durante il tragitto in volo.

La tecnologia però ha sollevato nuove preoccupazioni. L'obiettivo del riconoscimento facciale è osservare, elaborare, catalogare. Ma non solo, ha anche discriminato, e violato la privacy delle persone. La tecnologia biometrica commette ancora moltissimi errori, e prima di implementarla nelle infrastrutture sarà necessario testarla. Ancora per molto.

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