Pensate che le modelle di OnlyFans parlino con voi? Dentro il mercato dei chatter: “Pagati per rispondere ai clienti”
“Ciao, voglio aprire un canale su OnlyFans, voi chattereste al posto mio giusto? Ho parlato con altre creator e mi hanno detto che funziona così". Aspetto, tre minuti dopo arriva la risposta: “Ciao, sì. Ora ti spiego. Iniziamo quasi sempre con un ‘Ciao benvenuto nella pagina’, poi come va, cosa fai, e finiti i convenevoli spingiamo a farli arrapare e comprare più contenuti possibili”.
Il messaggio è stato inviato da Giorgi_00. Non è una modella di OnlyFans, di solito però finge di esserlo. La macchina che munge soldi funziona così. Le modelle non chattano, se hai tanti fan è impossibile rispondere a tutti. Così al loro posto ci sono uomini stravaccati sul divano che per tutto il giorno scrivono cose come “vuoi una mia foto nuda?”, “ti va di sculacciarmi”, “se ti iscrivi al canale Vip faccio un contenuto anale per te”. Dall’altra parte ci sono altri uomini, quelli che leggono e pagano.
Siamo entrati nel mondo sotterraneo dei chatter assoldati dalle creator. Abbiamo parlato con loro, prima fingendoci modelle interessate ad assumerli, poi vestendo i panni di aspiranti ghostwriter in cerca di informazioni su un lavoro ancora poco conosciuto. Abbiamo scoperto una vera e propria scienza dei chatter con tanto di manuali che insegnano a spremere più soldi possibile.
Il servizio dei chatter su OnlyFans
Per capire meglio come funziona il servizio abbiamo scritto a Giorgi_00, che ha un piccola agenzia di chatter a Tbilisi, aperta circa un anno e mezzo fa con altri due ragazzi per gestire gli account delle modelle. Gli abbiamo spiegato che vorremmo aprire un profilo di OnlyFans e avremmo bisogno di esperti che intrattengano i nostri clienti e soprattutto che ci facciano fare più soldi possibile. “Funziona per tutti così”, premette subito,“le ragazze di OnlyFans non inviano messaggi personali, i ragazzi come me vengono pagati dai clienti anche se non lo sanno”. I chatter, quelli bravi, riescono a entrare nel personaggio, la routine è sempre un po’ la stessa. Inizi a conversare, e poi proponi materiale, foto, video, anche contenuti personalizzati. Se il cliente la tira per le lunghe si comincia a pressare, l’obiettivo è sempre e solo uno: monetizzare. “Aumentiamo sensibilmente le entrate di ogni profilo”.
Arrivano centinaia di messaggi al giorno a tutte le ore, per questo è impossibile per un creator riuscire a rispondere e soddisfare i clienti. Così entrano in gioco i chatter. Giorgi_00 ci spiega: “Le chiacchiere non sono solo chiacchiere, c’è chi risponde come un bot ma funziona poco, io aiuto i creator a far nascere anche nuovi contenuti. Alla fine sono come un agente del servizio clienti che parla anche con i fan”. Alcuni profili usano bot veri e propri, quindi sistemi automatizzati che gestiscono i ticket di richiesta, ma non sono un buon metodo per monetizzare, servono esseri umani che nascosti dietro le tastiere vestano i panni dei creator. “Noi creiamo dei veri e propri script per i clienti, e siamo in tre a gestire un profilo, bisogna essere attivi 24 ore su 24 e considerare anche i fusi orari”. Gli chiediamo cosa succede se i clienti chiedono contenuti violenti o sfociano nell’offensivo: “Molto semplice se hai materiale di quel tipo proviamo a venderglielo altrimenti cerchiamo di non incoraggiare quel tipo di sexting”. Ringraziamo Giorgi_00 e gli diciamo che ci avremmo pensato.
Come convincere i clienti a sborsare più soldi possibile
Per aumentare i profitti ci sono diverse tattiche, parole giuste, frasi fatte, descrizioni dei contenuti per invogliare i clienti. E poi è sempre un rilancio, per spingere a volere ogni volta di più e quindi pagare. Per scoprire i trucchi ci siamo iscritti su un canale Telegram che istruisce i chatter in erba. Ci sono diversi consigli, alcuni molto semplici “rivolgiti a loro sempre chiamandoli caro, dolce, baby”, per creare da subito con contatto intimo. Poi per esempio è necessario catalogare i clienti in categorie. “Slave è un elenco in cui vengono aggiunti i fan che tendono a obbedire”, si legge sul gruppo, è fondamentale profilare i clienti così poi “si inviano proposte di contenuti alle persone giuste”, chiude il messaggio con “non inviamo mail con contenuti da schiavo se non sappiamo chi è”.
Consigliano anche format che funzionano sempre, per esempio “Ciao Baby sono arrapante con i pantaloni bianchi, vuoi sculacciare il mio sedere bianco?". Un altro escamotage consigliato sul gruppo dei chatter è inviare “regali”. Anche quelli si pagano chiaramente, e sono un’esca per i contatti che magari hanno smesso di rispondere o si fanno sentire con meno frequenza. Basta inviare un contenuto a pagamento da sbloccare e scrivere in allegato alcune frasi fatte, come “guarda come sono cattiva in questa foto che ti ho inviato”. Altrimenti si gioca la carta dell’amante ferita: “Perché non mi chiedi più le foto? Perché non apri questo video? Non merito le tue attenzioni?”. C’è anche chi incentiva a spingere sui sensi di colpa: “Ho speso tutta la giornata a fare questo video anale per te, ma tu non lo vuoi aprire, ti piace un’altra creator?”. Poi però sul gruppo Telegram si raccomandano: questi sono modelli, adattateli bene ai vostri clienti, personalizzateli.
Può capitare che i prezzi siano troppo alti, quindi “se un cliente dice che non può permettersi il regalo perché è troppo costoso bisogna rispondere: qual è il tuo budget baby? e dopo la risposta adeguiamo il prezzo”. In allegato c’è anche un documento dove a ogni contenuto si fa corrispondere un costo, non bisogna svendere il proprio cliente quindi “un video del genere” e posta lo screenshot di una modella seminuda “non può essere venduto a meno di 25 euro”. Per alzare i prezzi, spiegano che il modo migliore è conoscere i punti deboli del fan, “non accennate al servizio a pagamento, offritegli quello che sapete che desidera e spiegate che lo fate apposta per lui”, a questo punto secondo la scienza dei chatter loro saranno disposti a pagare ancora di più basta dire “sai di solito non lo faccio” oppure “con te è diverso” oppure “ho fatto questo pensando a te”. Le regole d’oro alla fine sono sempre le stesse: “Rispondere entro le 24 ore, convincere più utenti possibili a iscriversi all’offerta VIP, e FARLI ARRAPARE!!”.
La vita di un gostwriter erotico
Per capire meglio come funziona abbiamo anche provato a diventare chatter professionisti. Trovare gli annunci è stato piuttosto semplice, ce ne sono tantissimi, Le job description sono tutte simili: “Il tuo compito ogni giorno sarebbe quello di parlare con i clienti delle modelle, parlare dolcemente con loro e costruire un buon rapporto con loro con l'obiettivo di vendere loro contenuti, far dare la mancia alla modella e vendere il più possibile”. I requisiti sono sempre due: parlare un inglese fluente e avere una buona connessione, poi se si ha anche esperienza nel settore delle vendite, benissimo. Non si capiscono bene le condizioni contrattuali, alla voce “tariffa”, i siti scrivono dipende dall'esperienza (stipendio + quanto vendi), alcuni invece parlano di commissioni senza specificare le percentuali, altri scrivono “parliamo dei dettagli in privato”.
Tra i candidati c’è di tutto. Account anonimi con nickname improbabili, e poi studentesse di antropologia parigine che vogliono arrotondare la paghetta, ghostwriter di professione con presunti master in scrittura creativa, c’è anche un utente filippino che dice “non ho esperienza ma fammi lavorare e non te ne pentirai, te lo giuro con il sangue”. Tutti hanno nazionalità diverse: pakistani, canadesi, inglesi, sudafricani, turchi, georgiani. D’altronde è un lavoro da remoto.
Scriviamo a Mayo86, troviamo il suo contatto in una lista di chatter. Questa volta però, per capire meglio come funziona il lavoro, fingiamo di essere degli aspiranti ghostwriter che si vogliono cimentare nel mestiere. Mayo86 è un freelance, risponde agli annunci delle agenzie, è entrato nel giro. Per lui è un secondo lavoro. “A volte è un po’ frustrante, ma è semplice basta chattare, ci prendi la mano, molto spesso usiamo frasi fatte”. Mayo86 lavora su chiamata, ma ci spiega anche che le agenzie "assumono" persone in grado di chattare tutto il giorno. Molto spesso si tratta di lavoratori sottopagati dei Paesi del terzo mondo. Come succede ai moderatori o agli etichettatori. La tecnica è la stessa, ci si appoggia a agenzie africane, mediorientali, o del sud est asiatico, che fanno da intermediari e reclutano personale da pagare due euro all'ora.
“Io ho iniziato qualche mese fa, stavo cercando un lavoro online, alla fine devi scrivere roba erotica”. Gli chiedo se lo stipendio basta per mantenersi, mi spiega che se si riesce a lavorare per un’agenzia di un certo tipo, (non di quelle che cercano manodopera nel Terzo mondo) o crearene una tua realtà sì, altrimenti è poco più di un lavoretto. Poi dipende anche il prestigio del profilo che gestisci, più è famoso l'account più le percentuali sono alte . È chiaro ogni tanto arrivano le foto di parti intime o messaggi molesti “ma tu sai che non ti conoscono e non stanno parlando con te, ma con il profilo che gestisci, quindi riesci ad estraniarti". Anche noi abbiamo provato a proporci ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta, così abbiamo chiesto a Mayo86 perché. “È diventato molto richiesto, a volte è noioso, ma è un secondo lavoro perfetto che quasi tutti possono e vogliono fare, e se sei bravo guadagni molto bene”.