Parte la nuova missione di SpaceX verso la Stazione Spaziale, le immagini del lancio in piena notte
Questa volta tutto è andato secondo i protocolli. Alle 9.27 (ora italiana) il Falcon 9 di Space X ha iniziato il suo viaggio per portare nello Spazio Dragon, la navicella spaziale di SpaceX con a bordo quattro astronauti che entro 30 ore raggiungeranno la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il lancio inizialmente era programmato per il 25 agosto ma è stato rimandato per consentire ai tecnici di completare una serie di controlli, come spiegato sul blog ufficiale della missione. Spettacolare la partenza notturna. Il volo della Dragon è partito dal Kennedy Space Center in Florida, quando erano le 3.27 di notte.
Questa è una nuova conferma per la Dragon di SpaceX, ormai in servizio da oltre tre anni. La navicella progettata dall’azienda spaziale di Elon Musk ha iniziato a trasportare astronauti verso la Stazione Spaziale internazionale nel maggio del 2020. Il primo stadio del razzo Falcon 9 si è staccato a poco più di due minuti dal lancio, mentre il secondo stadio ha completato il distacco verso il minuto 12. Tutto è stato trasmesso in streaming dai canali della Nasa e di SpaceX.
Chi sono gli astronauti a bordo della Dragon
Questa missione è stata battezzata come Crew – 7. A bordo ci sono quattro astronauti, anzi. Per seguire le denominazioni corrette, ci sono tre astronauti e un cosmonauta. Gli astronauti sono di tre agenzie spaziali diverse. C’è l’astronauta NASA Jasmin Moghbeli, quello della JAXA (Agenzia Spaziale Giapponese) Satoshi Furukawa e l’astronauta danese dell’ESA (Agenzia Europea) Andreas Mogensen. Insieme a loro vola anche il cosmonauta russo Konstantin Borisov. In questa missione come indicatore per la microgravità è stato scelto un piccolo pupazzo raffigurante un bradipo.
L’esplorazione spaziale è un campo in cui Russia, Europa e Stati Uniti continuano a collaborare. Nonostante l’invasione dell’Ucraina decisa da Mosca, negli scorsi mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale astronauti russi e statunitensi hanno continuato a lavorare insieme. Al momento, almeno per questo progetto, è difficile pensare a uno scenario diverso, visto che la tecnologia e le competenze russe sono fondamentali per il funzionamento della ISS.