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Ora su X (fu Twitter) si potranno pubblicare tranquillamente i porno: cosa è cambiato

Ufficializzato il via libera alla pornografia sul social di Elon Musk. Non è una novità per la piattaforma: già quando si chiama Twitter, i contenuti a sfondo sessuale erano il 13% di tutti i post sulla piattaforma. La novità lascia alcuni dubbi su come verranno gestite le immagini create con i deepfake e sulla verifica dell’età che, invece, potrebbe diventare obbligatoria per i siti web pornografici.
A cura di Velia Alvich
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Se dovesse diventare più difficile accedere a Pornhub e se OnlyFans dovesse smettere di esistere, rimarrebbe una piattaforma alla portata di tutti per consumare materiale per adulti: X. Proprio quel social. L'ex Twitter, la piattaforma acquistata da Elon Musk, quella che è stata a lungo rifugio di notizie dell'ultima ora. Adesso è stato ufficializzato quella che prima era solo una regola non scritta: si potanno condividere immagini di nudo o sessualmente esplicite senza avere paura di essere bannati dalla piattaforma.

"Crediamo che gli utenti dovrebbero essere in grado di creare, distribuire e usufruire di contenuti basati su temi sessuali finché sono prodotti e pubblicati consensualmente", si legge nel comunicato ufficiale. Via libera quindi alle immagini e ai video pornografici su X, purché siano stati fatti da adulti consenzienti. Questo significa, ovviamente, che le regole che vietano la pedopornografia continueranno a essere applicate.

Cosa prevedono le nuove regole di X sulla pornografia

La protezione dei minori passa anche dalla fruizione accidentale di contenuti per adulti. Quindi rimane vietato usare immagini sessualmente esplicite "in posti altamente visibili come le foto di profilo o di copertina". Inoltre, le immagini saranno automaticamente censurate per i minori iscritti al social, per chi non ha indicato la propria data di nascita al momento dell'iscrizione al social ma anche per tutti gli utenti adulti che non vogliono vederle.

Questo significa che probabilmente verrà implementata una nuova funzione oltre alla già esistente spunta per visualizzare (o meno) i contenuti potenzialmente sensibili. Un sistema che si basa comunque sul lavoro dei profili che condividono immagini esplicite: gli utenti dovranno infatti segnalare il proprio account o i singoli contenuti come NSFW, la sigla inglese che indica i materiali che non vanno bene in situazioni lavorative. L'acronimo sta per Not Safe For Work.

E per le immagini pornografiche generate con l'intelligenza artificiale? Via libera anche per loro, visto che sono equiparate ai contenuti di fantasia come fumetti erotici o animazioni per adulti. Non c'è esplicito riferimento, però, a regole per le immagini pornografiche create con l'IA ispirandosi a persone realmente esistenti, come è capitato per esempio nel caso delle foto deepfake con protagonista (inconsapevole) la cantante Taylor Swift.

Perché il cambiamento delle regole potrebbe essere un problema

La regola è adesso scolpita sulla pietra, ma la pornografia non è per nulla una novità per X e prima ancora per Twitter, dove è sempre stata di casa. Anche se non esistevano regole scritte, immagini e profili sessualmente espliciti hanno trovato nella piattaforma dell'uccellino un rifugio sicuro fra le alternative mainstream dei social media. Tanto che a un certo punto, poco prima dell'acquisizione da parte di Musk, una ricerca interna (visualizzata in esclusiva da Reuters) ha evidenziato come il 13% di tutti i post del social era composto proprio da contenuti per adulti.

Non si sa ancora se, con il via libera ufficiale a contenuti sessualmente espliciti, questa percentuale è destinata a crescere. Con non poche preoccupazioni (non solo di traffico) per le piattaforme che sono dedicate unicamente ai video per adulti. In un'intervista a Fanpage.it, il fondatore di Pornhub Solomon Friedman aveva già espresso i propri dubbi sulla sicurezza delle piattaforme alternative dove si potrebbero rifugiare gli utenti se dovessero essere implementati sistemi stringenti di verifica dell'età sui siti porno.

C'è un interessante rapporto del commissario australiano per la sicurezza che parla dei luoghi dove i giovani incontrano per la prima volta materiale per adulti. Si scopre che per la maggior parte la prima volta non è su siti web pornografici, ma su piattaforme tradizionali che hanno contenuti per adulti: c'è Twitter al primo posto, seguito da Reddit e altri. Quindi uno dei problemi con queste leggi basate sui siti è che prendono di mira solo quelli che hanno una proporzione o percentuale specifica dei loro contenuti per adulti.

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