Ora su TikTok si parla in greco antico, come nasce la rivincita (a metà) dei classicisti
Siete su TikTok, magari la sera appena prima di addormentarvi. State scorrendo i vostri video. Tra una ricetta per fare l’olio al basilico, gli audio decontestualizzati di Alessandro Barbero e i capibara (si c'è un trend sui capibara) iniziano a spuntarvi video di ragazzi e ragazze che parlano una lingua antica con tanto di scritte di non immediata comprensione: “Ἀνδρὸς κακῶς πράσσοντος ἐκποδὼν φίλοι”.No, l’algoritmo non è buggato e no, nessun sta cercando di evocare demoni dal vostro smartphone.
È semplicemente che negli ultimi giorni è diventato virale sulla piattaforma un trend che sta portando allo scoperto tutti gli utenti con un passato di studi classici. “Ἀνδρὸς κακῶς πράσσοντος ἐκποδὼν φίλοι” è un verso di Romeo, canzone scritta da Margherita Vicario e Speranza. Tra l’altro non esattamente recente, visto che è uscita il 22 luglio del 2019.
Cosa dice il testo in greco antico
Il testo completo della canzone è: “Non capiscono, parlo greco antico Άνδρος κακώς πρασσοντος εκποδών φίλοι. C’hai paura, eh? Eh, ho fatto il classico. Te a malapena distingui un accento grave da un apostrofo (capra)”. La traduzione della parte in greco ha già aperto dibattiti. È un proverbio che compare in più fonti, fra cui Zenobio. Noi azzardiamo questa traduzione: “Quando un uomo se la passa male, gli amici stanno alla larga”.
Come funziona il trend
La percentuale di studenti iscritti al liceo classico è in calo. A gennaio sono stati pubblicati i dati sulle iscrizioni al liceo classico per il prossimo anno. A scegliere questo percorso sarà solo il 5,8% degli studenti delle medie, lo scorso anno era il 6,2%. Praticamente un quinto degli studenti che puntano sullo scientifico, arrivati invece al 26,1%. Non è difficile immaginare che appena la canzone è diventata virale molti degli utenti che hanno passato ore a spulciare dizionari per tradurre versioni di greco abbiano approfittato dell’occasione per rivendicare i loro studi.
Accanto ai video che celebrano questa piccola rivincita, ci sono però anche quelli pubblicati da chi decide di rivendicare altri studi. Il campionario è discretamente vario: ci sono studenti dello scientifico che pubblicano funzioni complesse, alunni del linguistico che invece mostrano le loro competenze di tedesco e francese e anche qualche classicista che prova a sgonfiare la bolla: “Se fai questo trend atteggiandoti a Leopardi sei un po’ cringe. Nella mia classe si baciava a terra per un 6 in una versione”. Forse qui una correzione: anche un 5 andava benissimo.