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Ora si possono usare le emoji negli indirizzi web

Se la stringa di emoji corrisponde a uno Yat esistente, il browser indirizzerà gli utenti al sito web associato. Una possibilità già presente su Opera da luglio 2021, ma solo sui dispositivi mobile, sia Android che iOS.
A cura di Lorena Rao
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Opera, il browser web multipiattaforma, ha annunciato l'integrazione di Yat, un sistema di identificazione basato su emoji. Queste potranno essere inserite al posto dei classici domini nella barra degli indirizzi web. "Tutti i browser Opera sono diventati, in collaborazione con @whatsyouryat, i primi e unici browser ad abilitare indirizzi web basati solo su emoji", ha scritto Opera. "Provaci visitando ⛓🕸👀!". In breve, se la stringa di emoji corrisponde a uno Yat esistente, il browser indirizzerà gli utenti al sito web associato. Una possibilità già presente su Opera da luglio 2021, ma solo sui dispositivi mobile, sia Android che iOS.

Tale novità si collega al discorso NFT, dato che Yat è un sistema che permette anche la vendita e l'acquisto di emoji. Già alcune stringhe sono state vendute: molte a pochi dollari, ma ci sono stati casi di centinaia di migliaia di dollari. L'estensione di tali possibilità sulla versione browser per PC dimostra la volontà di Yat di espandere l'utilizzo delle emoji. Gli esperti di cybersecurity guardano con scetticismo a questa novità: gruppi di hacker utilizzano da tempo i siti web per indurre le persone a inserire i propri dati bancari per prenderne possesso. Le emoji rischiano di rendere truffe del genere ancora più semplici.

Yat pare aver considerato il problema: nella sua documentazione API è possibile trovare una descrizione dettagliata di come prevenire attacchi hacker di questo tipo, spiegando che alcune emoji verranno escluse. Ad esempio: poiché le persone daltoniche sono più a rischio per attacchi di phishing, il sistema ha approvato l'emoji con il cuoricino rosso, ma ha escluso le emoji con il cuoricino blu e viola.

Intanto i piani futuri di Yat restano ignoti. Dopo l'integrazione con Opera, non è ancora chiaro se il sistema tenterà di aggregarsi ad altri browser web più diffusi e utilizzati, come Mozilla Firefox e Google Chrome. Mashable ha provato a contattare l'azienda, ma ha ottenuto alcuna risposta in merito.

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