Ora sappiamo qual è l’operatore che ha il 5G più veloce in Italia
Nelle ultime ore la società di analisi OpenSignal ha pubblicato il suo report con tutti i dati sulle reti che si occupano di coprire il mercato delle telecomunicazioni in Italia. Il rapporto è aggiornato fino all’ultimo trimestre del 2022. E parte da un dato: l’Italia è uno dei Paesi in Europa in cui la velocità media raggiunta dalla rete 5G è più bassa. Nello specifico nel quarto trimestre del 2022 i dati sul download si sono assestati su 107,3 Mbps (Megabit per secondo).
Praticamente siamo a un terzo delle prestazioni raggiunte della Svezia, che invece supera tranquillamente i 325 Mbps conquistando il miglior risultato in Europa. Al secondo posto c’è la Norvegia con 243 Mbps e al terzo la Francia con i suoi 201 Mbps. Per arrivare a un dato peggiore dell’Italia bisogna guarda alla Polonia, dove la velocità media del 5G si aggira sui 76 Mbps. La velocità media del 5G in Europa è di 173,8 Mbps. Bisogna registrare però che in Italia questo dato migliora più velocemente di altri.
Le prestazioni delle Reti 5G in Italia
Guardando invece alle prestazioni dei singoli operatori, ci sono tre categorie che sono state analizzate da OpenSignal: la velocità media di download, la velocità massima di download e l’accessibilità alla rete 5G. La prima categoria è dominata da Vodafone. La velocità media di download calcolata su tutti gli utenti Vodafone è arrivata a 35,3 Mbps. Secondo posto per Wind Tre che arriva a 31,1 Mbps, terzo posto per Iliad 28,2 Mbps e quarto per Tim con 26,9 Mbps.
Per quanto riguarda la velocità massima di download invece l’operatore al primo posto è Tim che riesce ad arrivare a 284,4 Mbps. Secondo posto per Vodafone con 173,1 Mps, terzo Iliad con 77,4 Mbps e WindTre con 76,5 Mbps. L’operatore nato dalla fusione tra Wind e Tre invece è al primo posto nella classifica dell’accessibilità al 5G. Gli utenti di WindTre sono riusciti a connettersi alla rete 5G per il 29,4% del tempo di utilizzo durante il terzo trimestre del 2022. Quelli di Iliad per il 15,1%, quelli di Vodafone per il 7,3% e quelli di Tim per l’1,5%.