Ora sappiamo cos’è l’oggetto misterioso arrivato sulle spiagge dell’Australia
Mistero risolto. Il 18 luglio un cilindro dorato è arrivato sulle spiagge dell’Australia, a 250 chilometri da Perth nella parte occidentale del Paese. Non era integro. Una parte era squarciata e ampie porzioni di questo oggetto erano coperte di alghe e piccoli crostacei. Al netto di qualche complottismo di breve durata, è stato subito chiaro che l’oggetto venisse da qualche missione spaziale. Il problema era capire quale. L’Agenzia Spaziale Australiana è intervenuta per prenderlo in custodia e analizzarlo. Ora sappiamo i risultati dell’indagini.
Sudhir Kumar, portavoce dell’Agenzia Spaziale Indiana, ha confermato alla BBC le ipotesi elaborate negli ultimi giorni. Il satellite arrivato sulle spiagge dell’Australia viene dal lancio di uno dei suoi Polar Satellite Launch Vehicles (PSLV). Questo sistema di razzi viene utilizzato dall’India per lanciare i suoi satelliti in orbita. Nello specifico il cilindro dorato sarebbe il terzo stadio di un razzo.
Il futuro del cilindro spaziale
Dove andrà ora questo cilindro spaziale? Prima che l’Agenzia Spaziale Indiana ammettesse la proprietà di questo oggetto, Roger Cook, il premier dell’Australia Occidentale, aveva detto che il cilindro poteva benissimo essere ospitato in un museo. Avrebbe fatto compagnia ai resti della stazione Skylab, caduti nel 1979 sempre in questo territorio. Skylab era una stazione di ricerca di ricerca della Nasa, un progetto lanciato nel 1973 a cui anno partecipato diversi equipaggi. L’11 luglio del 1979, quando le missioni con esseri umani erano già finite da tempo, precipitò nell’atmosfera terrestre.
Secondo i trattati spaziali stabiliti dalle Nazioni Unite, l’Australia dovrebbe restituire all’India il cilindro. Tuttavia non sembra esserci alcun interesse da parte dell’India nel recuperare quella che di fatto è una tecnologia nota e senza nessun valore strategico. Per sapere quale sarà la meta finale dell’oggetto (ora non più) misterioso bisognerà aspettare ancora un po'.