Ora ChatGPT ha anche un rivale cinese, si chiama Ernie e non sembra molto sveglio
BaiDu non è mai riuscito a sfondare Great Firewall, la Grande Muraglia digitale che separa l’internet cinese dal resto del mondo. È il motore di ricerca di Pechino, il Google con gli ideogrammi, ma anche un sistema di mappe, un'enciclopedia e un sistema per conservare i dati in cloud. Ora vorrebbe essere anche un protagonista della rivoluzione tecnologica che sta sconvolgendo il mondo a colpi di intelligenza artificiale.
Durante una presentazione a Pechino, l’amministratore delegato dell’azienda Robin Li ha presentato Ernie, l’intelligenza artificiale che avrebbe dovuto combattere la ChatGPT di OpenAi. Certo, il timing non è stato esattamente azzeccato, visto che Baidu ha presentato la sua intelligenza artificiale il giorno dopo che OpenAi ha svelato GPT-4, l’evoluzione di ChatGPT in grado di gestire testi da 25.000 parole (praticamente un romanzo breve) e leggere immagini.
Cosa può fare Ernie
La presentazione di Ernie, Weixin in cinese, non è andata benissimo. Prima di tutto perché non era in live. Le potenzialità di questo software sono state mostrate solo attraverso una serie di slide. Robin Li ha spiegato che per programmarlo sono stati necessari “decenni di duro lavoro”. Le prove però sono state abbastanza blande, qualche risposta su romanzi e un po’ di quiz di logica.
In ogni caso niente di convincente. Il titolo di Baidu ha perso circa il 10% in Borsa e il calo è legato anche al fatto che lo stesso Li ha dichiarato che il software avrà prestazioni migliori in cinese, rispetto che in inglese. Nonostante questo, Baidu può già contare su un buon numero di clienti. Li ha spiegato che sono parecchie le aziende che lo integreranno. Fra queste ci sarà anche il Global Times, il giornale del Partito Comunista Cinese.