Ora caricare una Tesla può costare più di un pieno di benzina
“È successo. Ricaricare una Tesla costa come un’auto a benzina”. Giovanni Giuseppe Savini è un creator che si occupa di contenuti a tema Tesla. 320 mila follower, oltre 10 milioni di like, il suo successo su TikTok è cominciato raccontando di tutte le feature a disposizione nell’auto elettrica lanciata da Elon Musk. L’ultima clip pubblicata sulla piattaforma ha però un sapore diverso. Tesla ha aumentato il prezzo delle ricariche ai Supercharger, le colonnine gestite direttamente dall’azienda che assicurano una ricarica veloce e affidabile. Si tratta delle stazioni che hanno le colonnine rosse e bianche.
Dopo l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica, Tesla ha comunicato ai suoi clienti un aumento delle tariffe: 0,66 €/kWh, 16 centesimi in più rispetto a prima. Un aumento che avrebbe reso le auto elettriche meno competitive sul mercato, come spiegato sempre da Savini: “Oggi Tesla mi ha avvisato che ha dovuto aggiustare i prezzi dei Supercharger. Se ricaricassi solo ai Supercharger ora non avrei risparmiato niente rispetto al costo della benzina. Il costo della corrente è triplicato rispetto a solo due anni fa”.
I conti sulla ricarica
Per controllare se le affermazioni di Savini sono vere abbiamo preso i dati di due modelli di auto. Una è la Tesla Model Y, uno delle auto più economiche di Tesla. L’altra invece è una Citroen C 3 a benzina, il modello di auto più venduto in Italia lo scorso luglio con questo tipo di carburante. Prendendo in considerazione i costi dell’energia elettrica al Supercharger Tesla la differenza è chiara.
Citroen C3 impiega 5,2 litri di benzina per 100 km: ai prezzi di oggi si parla di 8,78 euro. Tesla Model Y ha bisogno di 16 kWh per la stessa distanza. Ricaricandola a un supercharger costerebbe quindi 10,56 euro. L’unico modo per risparmiare è quello di ricaricare l’auto a casa: in questo caso infatti si spenderebbero 4,70 euro, anche nelle fasce orarie in cui il costo dell’energia è più alto.