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Omicidio Giulia Cecchettin

Omicidio Cecchettin, qualcuno sui social si diverte ancora a inventare teorie folli su Filippo Turetta

Giulia Cecchettin, 22 anni, è stata uccisa l’11 novembre del 2023 da Filippo Turetta. Ieri, 25 ottobre, Turetta è comparso in tribunale. Le immagini sono circolate ovunque, sollevando anche le voci di chi vuole deligittimare una storia diventata uno dei simboli della lotta contro la violenza sulle donne.
A cura di Valerio Berra
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È un giro strano quello che si sta radunando su X (fu Twitter) attorno alla teoria secondo cui Filippo Turetta non sarebbe mai esistito. Ci sono complottisti dal lungo curriculum, c’è la rete dei mattonisti, ci sono troll e utenti che si lasciano suggestionare da qualche fotomontaggio. Per quanto possa sembrare ovvio, lo ricordiamo subito. Filippo Turetta esiste, ha confessato di aver ucciso Giulia Cecchettin l’11 novembre del 2023 e ora sta affrontando un processo per questo femminicidio.

L’omicidio di Giulia Cecchetin è un caso di cronaca che ha attraversato tutta l’Italia. La sua storia è diventata uno dei simboli della battaglia contro la violenza sulle donne, contro lo stalking, contro le relazioni tossiche. Proprio per questo motivo fin dall’inizio ha solleticato l’interesse di chi passa il tempo sui social a fare black humor, a provocare o ad avvelenare i pozzi dell’informazione. A volte per uno scopo politico, a volte solo per "vedere il mondo bruciare".

La chat con Giulia Cecchettin

Abbiamo già visto altri tentativi per deligittimare la storia di Giulia Cecchettin. Fino a ieri sul portale Charachter.ai si trovavano ancora chatbot di Giulia Cecchettin. Charachter.ai è un sito in cui si può creare il profilo di una persona basato sull'intelligenza artificiale. Basta inserire una foto e qualche riga di descrizione. Ieri si è diffusa la notizia che sul portale c'erano anche diversi profili con il volto di Giulia Cecchettin.

Scrivendo al chatbot era possibile ottenere risposte che sembravano date direttamente da Giulia. Alle domande su Turetta rispondeva "lo amo tantissimo". Probabilmente anche questo è un gesto di cattivo gusto, lasciamo aperta solo la possibilità che il profilo fosse stato creato quando Giulia era ancora viva e poi mai chiuso dopo la sua morte. In ogni caso ora la piattaforma ha eliminato tutto: il suo autore non è più rintracciabile.

La rete dei mattonisti e l’attacco a Gino Cecchettin

Ieri sui giornali sono arrivati i video delle parole di Filippo Turetta davanti ai giudici. Come prevedibile queste immagini sono girate parecchio, sollevando sui social le stesse reazioni che quasi un anno fa avevano accompagnato la notizia del ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin. Diversi account su X hanno tirato fuori la teoria che Turetta non sarebbe mai esistito, che fosse un attore o addirittura un sosia. Non è chiaro a che pro.

Lo abbiamo detto. Le voci che urlano al complotto sono varie e sicuramente fra queste c’è anche chi vuole solo fare black humor. Interessante notare come anche questa volta tra gli account coinvolti ce ne siano parecchi con un mattone nel nickname. Si identificano come mattonisti, sono una rete di account molto attivi e spesso si uniscono per portare in trend sulla piattaforma i loro hashtag.

Le policy sulla moderazione decise da Elon Musk ovviamente facilitano parecchio tutto il processo. Di loro avevamo già parlato a dicembre. Mentre Gino Cecchettin era ospite a che Tempo che Fa avevano iniziato a pubblicare decine di post (ormai si chiamano così) su X per screditare le sue parole. Ora sono tornati.

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