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Nuovo attacco hacker di NoName, colpiti ministeri, Carabinieri e Guardia di Finanza: “Così puniamo l’Italia”

Il gruppo filorusso NoName aveva già lanciato un attacco hacker ieri contro siti di trasporti italiani e banche. A distanza di un giorno ne ha rivendicato un altro. Sul canale Telegram ha spiegato che tutta la campagna è partita da un discorso di Sergio Mattarella dello scorso 5 febbraio.
A cura di Elisabetta Rosso
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Gli hacker filorussi del gruppo NoName057(16) hanno rivendicato sul loro canale Telegram un nuovo attacco. Nel mirino il Ministero italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Guarda di Finanza, i Carabinieri e altre agenzie governative. Anche questa volta si tratta di un attacco DDoS (Distributed Denial of Service). Come scrivono sul canale Telegram: "Puniamo l'Italia con missili DDoS ai siti web", per le parole del presidente Sergio Mattarella, che il 5 febbraio, durante un discorso all'Università di Marsiglia, aveva paragonato la Russia al Terzo Reich.

Il collettivo è formato da hacker filorussi che da tempo portano avanti azioni di guerrilla online. Gli attacchi di NoName infatti vanno avanti dal 2022 e avvengono con cadenza regolare. Non rubano mai dati, non intaccano infrastrutture strategiche, e non danneggiano le istituzioni. Attraverso gli attacchi DDoS gli hacker infatti moltiplicano gli accessi a un sito con l'obiettivo di intasare il server che lo ospita. I disservizi non durano a lungo e raramente causano danni significativi. Il più grande risultato per gli attivisti è conquistare un trofeo da esibire.

I siti colpiti dall'attacco hacker di NoName: ministeri, Carabinieri e Gdf

Sul canale Telegram gli hacker hanno stilato una lista delle infrastrutture italiane bersaglio che hanno voluto colpire con gli attacchi DDoS:

  • Ministero italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti
  • Ministero dello Sviluppo Economico
  • Guardia di Finanza d'Italia
  • Sottodominio Polizia Finanziaria
  • Italia Energia Aerospaziale 

Non solo rivendicano l'attacco ma lanciano anche una chiamata alle armi: "Amici, molti di voi ci chiedono come potete unirvi a noi per combattere per la giustizia spalla a spalla. È molto semplice: iscrivetevi al nostro gruppo di volontari del Progetto e svolgete attività nel nostro bot. Apprezziamo il contributo di ciascuno di voi! Gloria alla Russia!"

Il precedente cyberattacco DDoS contro l'Italia per e parole di Mattarella

Il collettivo aveva già lanciato un attacco il 17 febbraio, a distanza di un giorno ha deciso di rivendicarne un altro. Sul canale Telegram hanno spiegato che tutta la campagna è partita da un discorso di Sergio Mattarella tenuto all’Università di Marsiglia lo scorso 5 febbraio in cui aveva paragonato l’invasione dell’Ucraina al progetto Terzo Reich: “Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.

Gli hacker di NoName su Telegram hanno criticato l'intervento scrivendo: “Il presidente italiano Sergio Mattarella ha confrontato Russia con il Terzo Reich, che ha causato una dura reazione da parte del Ministero degli Esteri russo. A Mosca, hanno già promesso che tali dichiarazioni non rimarranno senza conseguenze”. Hanno poi aggiunto: "A tutti coloro che non sono d'accordo con l'idiota Mattarella consigliamo di iscriversi al nostro canale italiano e di aderire al nostro progetto DDoS per combattere insieme i neonazisti".

Tra i bersagli del 17 febbraio ci sono le società dei servizi idrici di Novara e di Verona, ATAP, compagnia di autobus di Torino, il servizio autobus di Siena e anche l’Aeroporto di Milano Malpensa e anche la banca Intesa Sanpaolo. L'attacco non ha bloccato i servizi, c'è stata qualche segnalazione di rallentamento durante l'accesso ai portali

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