Nuovo attacco hacker ai siti italiani, ormai i chiaro: l’obiettivo dei pirati è sempre lo stesso

Al quinto giorno di attacchi, il copione è sempre lo stesso. Gli hacker del collettivo NoName057 lanciano messaggi minacciosi sui social, gonfiano i muscoli nelle chat di Telegram e poi pubblicano tutti gli screenshot dei media locali che hanno riportato e loro scorribande. Tutto questo potrebbe anche avere senso, se gli attacchi fossero significativi.
Questa mattina gli hacker di NoName hanno pubblicato sui loro canali un elenco di portali colpiti da attacchi DDoS. Si tratta di attacchi molto blandi: in breve vengono moltiplicati in maniera artificiale gli accessi a un sito in modo da sovraccaricare i serve e bloccare gli utenti reali. Il risultato è che il portale sembra bloccato, almeno finché dura l’attacco. Forse l'unico che ha sollevato qualche preoccupazione da parte degli utenti è stato l'attaco a banca Intesa Sanpaolo.
Quinto giorno di attacchi hacker: colpita anche Leonardo
Questa volta sembra che gli attivisti di NoName057 si siano concentrati sulle aziende italiane. Hanno pescato un po’ nel mucchio: c’è Parmalat, Marcegaglia, TechnoAlpin e Alpi Aviation. C’è anche Leonardo. Alcuni domini non sono più raggiungibili, altri invece sembrano perfettamente in salute. A questo punto verrebbe da chiedersi se almeno controllano l’esito degli attacchi.
Lo avevamo già spiegato nell’ultima ondata di attacchi hacker. Dopo la pubblicazione di una lista di obiettivi colpiti gli attivisti di NoName passano sempre all’incasso. Ripubblicano all’interno dei loro gruppi Telegram tutti i giornali e i blog che hanno parlato di loro.
Importa poco che siano piccoli blog specializzati o giornali con un pubblico più vasto. Forse però al quinto giorno di attacchi possiamo essere sicuri: la rilevanza data a questi attivisti è molto più alta dei danni che stanno creando.