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Noci, kelp e mirtilli, quali sono gli alimenti carbon negative per una dieta davvero sostenibile

Ci sono alimenti che catturano più carbonio di quanto ne emettano durante il loro intero ciclo di vita. Questi prodotti carbon negative saranno fondamentali per un futuro più sostenibile.
A cura di Elisabetta Rosso
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Nel prossimo futuro potrebbe diventare fondamentale sull'etichetta dei prodotti che acquistiamo la voce: carbon negative. Sono alimenti la cui produzione, distribuzione e consumo contribuiscono a ridurre la quantità di anidride carbonica (CO₂) nell'atmosfera. In altre parole questi alimenti catturano più carbonio di quanto ne emettano durante il loro intero ciclo di vita.

Il modo in cui produciamo cibo ha accelerato il cambiamento climatico, l’agricoltura contribuisce a quasi un quarto delle emissioni di gas serra, l'industria bovina contribuisce al 40% di tutte le emissioni di metano derivanti dalla produzione alimentare.

Il cambiamento climatico influenza anche la possibilità di produrre cibo. Siccità, inondazioni, alte temperature e innalzamento del livello del mare stanno trasformando intere aree del nostro pianeta, in alcuni luoghi è diventato impossibile coltivare. Esistono però alimenti e metodi di produzione sostenibili che possono contribuire a invertire questo processo.

Al momento è difficile identificare quali sono gli alimenti carbon negative, servirebbe un sistema di etichettatura che tiene conto dell‘intero ciclo di vita dei prodotti. Si stanno però facendo già i primi passi avanti, in Nuova Zelanda le aziende agricole devono quantificare le loro emissioni di gas serra, e in Francia il governo sta lavorando a un sistema nazionale per l'etichettatura del carbonio.

Come possono aiutarci alghe e batteri

Alcuni tipi di alghe potrebbero essere alimenti carbon negative, crescono rapidamente, assorbono grandi quantità di CO₂ e richiedono pochissime risorse per essere coltivate. Tra queste l'Asparagopsis, un'alga di acqua calda coltivata in Australia e il kelp, che cresce sui fondali oceanici immagazzinando carbonio. Non solo, l'acquisto di alghe può essere anche un incentivo per ripristinare le vaste aree delle foreste sottomarine che sono state distrutte.

Tra gli alimenti carbon negative ci sono anche i batteri che ossidano il metano per ottenere energia. Il metano è un potente gas serra che incide sul riscaldamento globale, tra i prodotti che contengono questa specie di batteri ci sono le polveri proteiche. Ci sono poi aziende chat stanno lavorando alle Air Protein, creano proteine alimentari sintetizzate direttamente dalla CO₂ catturata dall’aria, usando batteri e energia rinnovabile.

Quali sono gli alimenti comuni carbon negative

Non solo alghe e batteri, anche alimenti più comuni se coltivati in modo corretto possono essere carbon negative. Tra questi i mirtilli. il sedano, le noci, le olive e gli agrumi. Nelle torbiere bagnate, dove è possibile coltivare mirtilli e sedano, il carbonio organico può accumularsi più velocemente di quanto si decompone.

Per quanto riguarda invece le noci le olive e gli agrumi, gli alberi sui terreni coltivati immagazzinano il carbonio riducendo quindi le emissioni, se poi a fine vita venissero utilizzati per realizzare prodotti in legno di lunga durata, questo carbonio potrebbe rimanere immagazzinato per molto più tempo. Anche alcuni cereali o legumi coltivati in terreni arricchiti con biochar possono diventare carbon negative.

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