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Neuralink si prepara alla seconda operazione: metteranno un chip nel cervello di un altro paziente

L’obiettivo della seconda operazione è migliorare la procedura chirurgica e modificare il posizionamento del dispositivo per evitare i problemi che si sono verificati durante il primo test. Poche settimane dopo l’operazione infatti l’impianto di Noland Arbaugh, il paziente zero, ha iniziato a funzionare male.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non c'è ancora una data ufficiale, ma entro "la prossima settimana o giù di lì, è prevista la seconda operazione di Neuralink", ha annunciato Elon Musk, durante una diretta streaming su X. Il paziente zero, Noland Arbaugh è stato operato a gennaio 2024, "sono passati quasi sei mesi da quando mi hanno impiantato Telepaty e per ora sta andando bene", ha raccontato Noland a Fanpage.it. E poi: "Sento di aver fatto di più negli ultimi sei mesi di quanto non abbia fatto in tutti i trent’anni precedenti".

L'obiettivo della seconda operazione è migliorare la procedura chirurgica e modificare il posizionamento del dispositivo per evitare i problemi che si sono verificati durante il primo test. Ad Arbaugh, infatti, si sono ritirati alcuni fili tempestati di elettrodi e il distacco ha creato malfunzionamenti.

Come funziona il chip Telepathy

Telepathy serve a controllare altri device esterni, come un computer o un arto robotico, solo con il pensiero. Il dispositivo si basa sulla brain-computer interface (BCI), l’interfaccia cervello-computer che permette una comunicazione tra l’attività cerebrale e un qualsiasi altro device esterno. "Il dispositivo Neuralink è un po' come un Fitbit o un Apple Watch con piccoli fili o elettrodi", ha spiegato Musk durante l'evento live streaming trasmesso su X. "Il chip Neuralink è pensato per aiutare le persone con disabilità", ma l'obiettivo a lungo termine di Musk è sviluppare un dispositivo in grado di “sbloccare il potenziale umano” migliorandone capacità fisiche e mentali fino a raggiungere la “simbiosi con l’intelligenza artificiale”.

È dal 2016 che Neuralink lavora a questo chip, a dicembre del 2022 sono state annunciate le prime sperimentazioni umane, e ora sono arrivati i primi risultati. La lista d'attesa per coinvolgere oltre 20.000 persone nella sperimentazione (entro il 2030) è stata aperta a settembre 2023 per trovare i primi 11 pazienti e verificare la sicurezza e l'efficacia del chip.

La storia di Nolad Arbaugh

Nolad Arbaugh ha 29 anni, ed è rimasto paralizzato dalla spalla in giù dopo un incidente subacqueo. È il primo paziente umano a cui è stato impiantato Telepathy. L'impianto, grande come una moneta, ha 64 fili flessibili più sottili di un capello umano che si estendono nel tessuto cerebrale.

Dopo l'intervento Arbaugh ha raccontato: “Non è perfetto, direi che abbiamo riscontrato alcuni problemi. Non voglio che la gente pensi che questa sia la fine del viaggio, c’è ancora molto lavoro da fare, ma mi ha già cambiato la vita". Poche settimane dopo l'operazione, l'impianto ha iniziato a funzionare male e Arbaugh ha perso il controllo del cursore. 

Cosa succederà durante il secondo test

"Vogliamo davvero assicurarci di fare quanti più progressi possibili tra ogni paziente Neuralink", ha spiegato Musk. Non solo. Matthew MacDougall, responsabile della neurochirurgia di Neuralink, ha dichiarato che l'azienda sta prendendo provvedimenti per eliminare i problemi riscontrati nel primo test. "Crediamo che i malfunzionamenti possano essere risolti inserendo i fili che si sono staccati dal cervello più in profondità". Ora i chirurghi dell'azienda hanno in programma di "scolpire la superficie del cranio" per ridurre lo spazio sotto l'impianto. Questo, ha spiegato MacDougall, dovrebbe "avvicinarlo al cervello ed eliminare parte della tensione sui fili".

Musk ha aggiunto che Neuralink sta lavorando a un impianto di nuova generazione con 128 fili, ognuno con otto elettrodi per filo, un cambiamento che, secondo lui, "raddoppierà potenzialmente la larghezza di banda se saremo precisi con il posizionamento dei fili". L'azienda sta anche progettando un secondo chip chiamato Blindsight, che permetterà una visione artificiale alle persone cieche.

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