Netflix vuole aumentare ancora i prezzi dei suoi abbonamenti
Stando ai dati del Wall Street Journal, Netflix si sterebbe preparando ad aumentare di nuovo i prezzi dei suoi abbonamenti. Nell’ottobre del 2021 la piattaforma di streaming ha aumentato le sue tariffe in Italia. L’abbonamento Base era rimasto invariato a 7,99 euro ma quello Standard era passato da 11,99 euro a 12,99 euro mentre il Premium era salito da 15,99 euro a 17,99 euro. Nella storia di Netflix è stato il secondo rincaro, dopo che nel 2019 l’abbonamento Standard era passato da 10,99 euro a 12,99 euro e quello Premium da 13,99 euro a 17,99 euro. Ora è all’orizzonte un nuovo cambio di tariffa.
Le notizie per adesso sono ancora fumose. Il Wall Street Journal ha anticipato nelle sue pagine che il nuovo rincaro di Netflix dovrebbe arrivare tra qualche mese, non è chiaro in quali Paesi. Nei mesi scorsi Netflix aveva cambiato la sua formula di abbonamento. Prima ha bloccato la condivisione delle password introducendo il concetto di nucleo domestico e poi ha ridotto i piani di abbonamento togliendo quello Base.
Perché aumentano i nuovi abbonamenti di Netflix
Questa volta alla base dell’aumento delle tariffe non ci sono delle strategie legate ai contenuti. In passato infatti la piattaforma di streaming aveva chiarito che l’aumento degli abbonamenti era legato agli investimenti fatti sul catalogo dei contenuti. Ora per il Wall Street Journal le motivazioni sarebbero diverse. Nelle scorse settimane la Writers Guild of America (WGA), il sindacato degli sceneggiatori, ha firmato un accordo con le case di produzione.
L’accordo prevede una trasparenza maggiore sui dati degli ascolti e un aumento minimo del compenso attorno al 18% per i film definiti “ad alto budget”. La testata specializzata in tecnologia The Verge ha spiegato che questi accordi non avranno un grosso impatto su Netflix: il nuovo contratto firmato dagli sceneggiatori dovrebbero costare a Netflix circa lo 0,2% del fatturato. Il cambio di tariffa, scrive il Wall Street Journal, dovrebbe partire una volta concluso lo sciopero degli attori di Hollywood che adesso sta bloccando la pubblicazione di nuovi contenuti.