Netflix ha deciso finalmente quando bloccare la condivisione delle password
Utente avvisato, profilo salvato. Sono mesi che Netflix annuncia e poi ritratta il blocco della condivisione delle password. Lo scenario è noto. A fine dicembre il numero di abbonati Netflix in tutto il mondo è arrivato a quota 230,75 milioni. È un numero in crescita, nello specifico è più alto del 4% rispetto al 2021. Il problema è che questo numero non corrispondere al totale delle persone che guardano i contenuti della piattaforma, visto che spesso le password e gli account vengono condivise così da abbattere il costo dell’abbonamento. O lasciarlo allo sventurato utente che decide di intestarselo.
Da diversi mesi Netflix ha cominciato una serie di annunci per interrompere questa pratica. L’obiettivo è semplice: ridurre la possibilità di condividere l’abbonamento alla piattaforma solo a chi fa parte del nucleo domestico. Con questa definizione si circoscrive il numero di persone che possono dividere un abbonamento a chi si connette dallo stesso WiFi, qui vi spieghiamo meglio tutti dettagli del piano. Dopo una prima fase di test Netflix ha cominciato a fare sul serio.
Il blocco in Spagna, e il milione di utenti in meno
Nel primo trimestre del 2023 il blocco della condivisione delle password è diventato attivo in Spagna, Portogallo, Canada e Nuova Zelanda. Secondo una ricerca pubblicata dalla società di analisi Kantar, solo in Spagna l’introduzione della politica del “blocco domestico” ha provocato la perdita di un milione di utenti, persone che avevano probabilmente un profilo condiviso e non hanno voluto rinnovarlo. Non solo. Il 10% degli abbonati ha dichiarato che sta valutando di smettere di pagare Netflix entro la fine del secondo trimestre.
Quando avverrà il blocco delle password in Italia
Inizialmente il lancio in tutto il mondo del blocco delle password doveva avvenire entro il primo trimestre. Ora la data è slittata, ma non di troppo. Un portavoce di Netflix lo ha spiegato direttamente a Sky News: “Per implementare questi cambiamenti, abbiamo spostato i tempi dell'ampio lancio dalla fine del primo trimestre al secondo trimestre. Avremmo potuto lanciare tutto nel primo trimestre ma abbiamo trovato nuove opportunità per migliorare l'esperienza per i membri”.