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Nelle fabbriche di Tesla ci sono due robot che lavorano in modo autonomo: cosa stanno facendo

Schierare gli androidi nelle fabbriche Tesla è sempre stato il grande obiettivo di Elon Musk. I robot sono infatti programmati per affiancare tecnici già abituati a lavorare in un’azienda con un altissimo tasso di automazione.
A cura di Elisabetta Rosso
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L'ultimo tweet pubblicato sull'account ufficiale di Tesla elenca tutti i risultati ottenuti dall'azienda "sotto la guida di Elon Musk" dal 2018. C'è il Cybertruck, i 3,02 GWh di stoccaggio energetico distribuito, i 50.000 stalli Supercharger operativi a livello globale, il milione di veicoli Tesla in circolazione in Europa. La lista è lunga e sapevamo già tutto, tranne l'ultimo punto dell'elenco. "Abbiamo utilizzato due robot Optimus che eseguono compiti in fabbrica in modo autonomo", scrive Tesla.

La storia degli androidi è iniziata in salita. Il primo prototipo di Tesla Bot era un uomo con addosso una tuta bianca e nera che sul palco ha improvvisato un balletto. Poi i robot si sono evoluti, hanno iniziato a svolgere compiti in laboratorio in base a input umani, come burattini. Ora, a distanza di tre anni Telsa dichiara di avere due robot completamente autonomi. Optimus utilizza la stessa tecnologia di base che permette la guida autonoma alle auto di Tesla. Allo stesso modo i robot potranno muoversi in modo indipendente negli stabilimenti Tesla.

L'ultimo video di presentazione

A dicembre 2023 Elon Musk ha presentato l'ultima versione di Optimus. "C'è un nuovo bot in città", scrive l'azienda su X. Nel video ha mostrato un robot sempre più simile a un umano, veloce, abile, sugli arti ha anche dei sensori che gli permettono di fare movimenti precisi, per esempio prendere un uovo senza romperlo. Anche l'equilibrio è più stabile rispetto al modello precedente.

Il video di presentazione mostra il robot mentre fa dei piegamenti a ritmo di musica, balla e muove le mani in modo naturale. È anche più leggero rispetto a Optimus Gen 2, pesa 10 kg in meno ed è il 30% più veloce rispetto al robot di prima generazione.

Il futuro dei robot di Tesla

Schierare gli androidi nelle fabbriche Tesla è sempre stato il grande obiettivo di Elon Musk. I robot sono infatti programmati per affiancare tecnici già abituati a lavorare in un’azienda con un altissimo tasso di automazione. Gli Optimus potrebbero anche uscire dalle fabbriche e diventare assistenti personali in grado di preparare la cena, tagliare il prato o aiutare gli anziani.

“Sarà una trasformazione fondamentale per la civiltà come la conosciamo”, aveva spiegato Elon Musk. L’obiettivo infatti non è quello di costruire l’ennesimo robot distribuito in pochi esemplari e a prezzi altissimi. Il Ceo vuole produrre milioni di unità, così da abbattere i costi e poterli vendere a prezzi paragonabili a quelli di un’automobile: attorno ai 20.000 dollari. 

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