Nel 2025 gli utenti IA potrebbero sostituirci su Instagram e Facebook: il piano di Meta
Non solo avatar IA, bot e algoritmi ottimizzati. Su Facebook e Instagram sta arrivando un esercito di utenti artificiali. La direzione di Meta nell'ultimo anno è stata chiara: capitalizzare l'intelligenza artificiale. L'ultima mossa segue la linea annunciata dal CEO Mark Zuckerberg. Gli account IA infatti funzioneranno come utenti reali, posteranno foto, reel, storie, l'obiettivo è aumentare il coinvolgimento sulle piattaforme.
Come ha spiegato Connor Hayes, vicepresidente del prodotto di Meta per l’IA generativa: "avranno biografie, foto del profilo e saranno in grado di generare e condividere contenuti basati sull'AI sulla piattaforma". Non solo, Meta permetterà anche agli influencer di creare versioni artificiali di se stessi con cui i follower potranno interagire.
Il piano di Meta per capitalizzare l'intelligenza artificiale
L’anno scorso Zuckerberg ha annunciato i chatbot animati modellati come alter ego di celebrità, tra questi Snoop Dogg, MrBeast, Paris Hilton e Kendall Jenner. Ha anche lanciato l'AI Studio, un progetto che permette agli utenti di creare i propri chatbot, personaggi immaginari o copie virtuali di se stessi, "un'IA che può inviare messaggi con il tuo pubblico per tuo conto, imitando il tono e le espressioni", ha spiegato Meta.
Già a ottobre Zuckerberg aveva annunciato le nuove funzionalità: "Penso che aggiungeremo un'intera nuova categoria di contenuti, ovvero contenuti generati dall'IA o riassunti dall'IA, o contenuti esistenti messi insieme dall'IA in qualche modo. E penso che sarà molto entusiasmante per Facebook e Instagram e Threads".
Ora gli utenti IA sono pronti a integrarsi sulle piattaforme. "Ci aspettiamo che queste intelligenze artificiali diventino dei veri e propri utenti", ha spiegato Hayes.
I rischi degli utenti IA su Instagram e Facebook
Gli utenti IA non rischiano solo di realizzare una vetrina di contenuti artificiali, come ha spiegato Becky Owen, ex responsabile delle innovazioni per i creatori di Meta, "senza solide misure di salvaguardia, le piattaforme rischiano di amplificare false narrazioni attraverso questi account guidati dall'IA."
Sarà anche una sfida per le piattaforme moderare una valanga di contenuti generati dall'IA per setacciare post potenzialmente pericolosi, violenti o che diffondono fake news.