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Negli Usa rompere le stampanti è l’hobby preferito dei manager: “Impazziscono, è una forma di vendetta”

C’è un oggetto che nelle rage room statunitensi non manca mai: la stampante. Eppure i rifiuti elettronici se rotti producono sostanza tossiche, rischiano di incendiarsi facilmente, e sono pericolosi per l’ambiente.
A cura di Elisabetta Rosso
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"A volte ospitiamo feste aziendali e vogliono solo computer e stampanti", dice Miguel Moises, non da usare, da distruggere. Non è difficile capire perché negli Usa tutti vogliono spaccare le stampanti: si inceppano, hanno un ciclo di vita breve, una manutenzione costosa, e soprattutto non sono efficienti. In altre parole incarnano il male per la cultura americana della performance. Nasce così una specie di esorcismo collettivo scandito dal suono delle mazze che baseball che si schiantano su flaconi toner e unità laser. In realtà a ispirare i manager delle feste aziendali è stato "Office Space" il film cult di Mike Judge uscito nel 1999. In una scena infatti gli impiegati frustrati di una ditta decidono di dar sfogo alla loro rabbia distruggendo proprio una stampante.

Miguel Moises, proprietario della Bay Area Smash Room, ha spiegato al Washington Post che i clienti sono disposti a pagare 120 dollari per rimanere chiusi 30 minuti nella sua rage room. "E quando arrivano possono richiedere alcuni oggetti da rompere, e quasi sempre vogliono una stampante", per Moises è una sorta di vendetta. “Impazziscono. Non riconosci nemmeno gli oggetti dopo che li hanno rotti".

Un problema per la salute

Non mancano i danni collaterali. I metalli, i gas e le batterie dei rifiuti elettronici sono nocivi e altamente inquinanti se non smaltiti correttamente. Infatti Peter Wolf, proprietario della Rage Ground di Los Angeles, ha spiegato al Post che ha dovuto ritirare i dispositivi elettronici dalle stanze e cercare nuovi oggetti da demolire. Ha cominciato a sostituire le stampanti con piatti, bicchieri, mobili "ma è più difficile attirare i clienti senza dargli qualcosa di tecnologico da distruggere". Wolf ha poi aggiunto: "Tutte le stanze della rabbia sono di piccole imprese, quindi spetta a ciascuna trovare una soluzione che funzioni e dipenderà da come risolveranno creativamente il problema. Alcuni saranno in grado di adattarsi e altri falliranno."

Perché è illegale distruggere le stampanti

Il sito web del California Department of Toxic Substances Control spiega che le rage room non sono illegali, ma distruggere rifiuti elettronici sì, ha aggiunto in una nota che indagherà sulle attività che danno in pasto ai clienti computer o stampanti. "Il modo in cui affrontiamo l'invecchiamento o il malfunzionamento dell'elettronica riguarda l'intero globo" ha spiegato Carlton Waterhouse, professore di diritto alla Howard University e direttore del Centro per la giustizia ambientale e climatica della facoltà di giurisprudenza. "Molti dei nostri gadget emettono sostanze chimiche pericolose quando vengono rotti" e i dispositivi che contengono batterie al litio rischiano di prendere fuoco o esplodere. "Le persone che entrano in contatto con l'elettronica riciclata in modo improprio possono subire effetti negativi sulla loro salute".

A monte poi c'è un altro problema: l'obsolescenza programmata. Molte aziende di elettronica progettano appositamente prodotti con un ciclo di vita breve. Si allunga così la pila di rifiuti difficili da smaltire. Come ha spiegato Waterhouse: "Abbiamo bisogno di un nuovo modello per riutilizzare o rinnovare le nostre stampanti a fine vita. E se ciò accade, potremmo anche aver bisogno di un nuovo bersaglio per la nostra aggressività."

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