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Negli Stati Uniti c’è un problema con gli scanner per trovare le pistole: il caso di Evolv

La tecnologia di Evolv verrà installata nelle metropolitane di New York a partire da giugno. Ma numerosi casi in giro per gli Stati Uniti dimostrano che i sistemi di rilevazione non funzionano come dovrebbero: tra falsi positivi e coltelli passati inosservati, la decisione del sindaco Eric Adams potrebbe avere conseguenze inaspettate.
A cura di Velia Alvich
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Cosa hanno in comune New York e il parco Disney World in Florida? Una tecnologia che promette di rilevare pistole nascoste dagli abiti o nelle borse, ma che in realtà non funziona come dovrebbe. Una città delle dimensioni di New York è difficile da gestire, specialmente quando si tratta di sicurezza pubblica. Un problema pressante per il sindaco Eric Adams, che dal 2022 è alla ricerca di una soluzione per proteggere i cittadini.

La scelta è caduta su Evolv, un'azienda che produce scanner che rilevano armi non visibili a occhio nudo. O almeno, dovrebbero. Dopo il primo test fatto in un ospedale del Bronx, infatti, è stato scoperto che la tecnologia di Evolv restituisce un falso positivo nell'85% dei casi. Una percentuale troppo alta per non destare sospetti sulla reale efficacia di questo strumento, che però è pronto per essere utilizzato anche nella vasta rete di metropolitane della città.

Tutti i dubbi sull'accordo con Evolv

L'accordo con l'amministrazione di New York era in bilico quando Anil Chitkara, co-fondatore di Evolv, ha tirato fuori l'asso nella manica: citare casualmente la collaborazione quasi decennale con il Disney World a Orlando, il parco divertimenti a tema che ogni anno accoglie milioni di visitatori (nel 2022 sono passati dal parco oltre 47 milioni di persone). "Linda Reid, vicepresidente della sicurezza di Walt Disney World, ci conosce dal 2014 e ha impiegato molti dei nostri sistemi", si legge in una email riservata che è stata visionata da Wired.

Sembra essere bastato questo per convincere il sindaco Adams e il suo team per adottare le tecnologie di Evolv. Tuttavia non si sa ancora chi sia stato il primo a suggerire l'azienda per risolvere il problema di sicurezza della città. Secondo alcune fonti dell'azienda stessa, il merito sembra essere dell'ex vicesindaco, Philip Banks III, che avrebbe conosciuto Evolv grazie al suo vecchio ruolo nelle fila della polizia. Una versione dei fatti negata da Adams (nonostante fosse stato lui stesso a chiedere di trovare una soluzione), forse perché in un secondo momento Banks è stato coinvolto (e poi assolto) in un processo per corruzione.

Ma i legami con il dipartimento di polizia di New York non sono un segreto. Secondo Peter George, Ceo di Evolv, un terzo dei rappresentanti commerciali arriverebbero proprio dalle forze di polizia. Un motivo di vanto per George, che avrebbe utilizzato questo rapporto per promuovere la propria azienda. Come l'azienda sia riuscita a convincere l'amministrazione a provare la propria tecnologia non è chiaro. Tuttavia, non si tratta dell'unico dubbio che aleggia sopra il progetto. La preoccupazione più grande, infatti, è sull'efficacia degli scanner, che più volte hanno fallito nel loro compito di individuare armi nascoste.

Gli scanner di pistole che non possono funzionare in metropolitana

Scuole, ospedali, luoghi di aggregazione come Times Square. Ma niente metropolitane. Il piano originale di implementazione, infatti, non prendeva in considerazione i sistemi di trasporto. E la ragione era davanti gli occhi di tutti: lo stesso Ceo dell'azienda ha confessato che la tecnologia di Evolv non è fatta per le stazioni della metropolitana, dove c'è il rischio di interferenze con gli altri sistemi installati. Questo però non ha impedito all'amministrazione cittadina di annunciare i test che cominceranno da giugno.

Non è un compito semplice quello di coprire tutta la rete di trasporto pubblico di New York. Oggi sono 472 le stazioni della metropolitana e oltre 1.000 gli ingressi per accedere alla rete sotterranea. Per non parlare del numero di passeggeri che ogni giorno usano i traporti pubblici a New York: sono oltre 3.6 milioni. Coprire una macchina così complessa con la tecnologia di Evolv, quindi, potrebbe essere un costo significativo per la città, oltre a non essere proprio fattibile dal punto di vista logistico, considerato che dopo essere passati attraverso gli scanner i passeggeri dovrebbero essere comunque controllati da un agente di polizia.

Tutto questo senza tenere neppure in considerazione che gli esperimenti già fatti con la tecnologia di Evolv hanno dimostrato che gli scanner non sono all'altezza del delicato compito che devono svolgere. Sono molto numerosi i casi di falsi positivi, soprattutto nelle scuole dove questa tecnologia è largamente utilizzata. La preside della Piedmont Middle School, una scuola media in Nord Carolina, riconosce che dovrebbero cambiare alcune abitudini degli studenti per evitare questi test falsati.

"So che la soluzione più semplice è dire ai ragazzi di non usare raccoglitori ma normali quaderni", ha detto la preside Jacqueline Barone. "Ma mi fa male dover dire ai ragazzi o agli insegnanti che certi articoli per la scuola non possono essere usati perché gli scanner li scambiano per armi". Una soluzione che invece è stata adottata da diverse scuole di Las Vegas.

Falsi positivi, ma anche armi passate sotto traccia. Come il caso di uno studente di una scuola nello stato di New York, dove gli scanner Evolv si sono fatti sfuggire un coltello usato poi da un ragazzo per un attacco ai compagni. E così, il giovane rimasto ferito ha sporto denuncia contro l'azienda. A nulla sono valsi questi esempi per il sindaco Adams e per il suo team, che comunque lancerà una prova di tre mesi nelle metropolitane di New York. Magari, però, gli oltre 3 milioni di passeggeri che vedranno l'entrata nelle stazioni rallentata per dei controlli inefficaci riusciranno a far cambiare idea ai vertici.

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