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Nascite ai minimi storici in Giappone (e Tokyo punta su un’app di incontri per invertire la rotta)

Nuovo record negativo per le nascite in Giappone, con appena 727mila bambini venuti al mondo nel 2023 su 123,9 milioni di abitanti. Il Governo sta intensificando gli sforzi per incoraggiare i giovani a sposarsi e ad avere figli, lanciando anche una sua app di appuntamenti.
A cura di Valeria Aiello
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Una schermata dell'app di incontri che sta per essere lanciata a Tokyo: attualmente in fase di test, sarà operativa entro la fine dell'anno. Credit: X/@stillgray
Una schermata dell'app di incontri che sta per essere lanciata a Tokyo: attualmente in fase di test, sarà operativa entro la fine dell'anno. Credit: X/@stillgray

La crisi demografica è diventata una delle questioni più urgenti in Giappone, per l’evidente impatto di quasi mezzo secolo al di sotto dei tassi di natalità che avrebbero mantenuto stabile la popolazione. Anche il 2023 non ha fatto eccezione, facendo registrare l’ennesimo record negativo nonché il nuovo minimo storico del Paese, con appena 727mila nuovi nati su 123,9 milioni di abitanti e una media di 1,2 figli per donna.

La contrazione demografica è cresciuta precipitosamente negli ultimi anni, gravata dal numero di decessi che annualmente superano le nascite, con conseguenze di vasta portata per la forza lavoro, l’economia, il sistema di welfare e il tessuto sociale. Secondo i dati, nel 2023 il Giappone ha registrato 1,57 milioni di decessi, più del doppio delle nascite e, sempre lo scorso anno, il numero di matrimoni è diminuito ulteriormente (-30.000 rispetto al 2022) mentre quello dei divorzi e aumentato.

Gli esperti ritengono che il declino demografico andrà avanti ancora per diversi decenni e, in una certa misura, sia ormai irreversibile: anche il Giappone riuscisse a incrementare nell’immediato il suo tasso di fertilità (il numero di figli per donna in età fertile), la sua popolazione continuerà a diminuire per il rapporto distorto tra giovani e anziani. In altre parole, il numero di bambini che nascono ogni anno continuerà a diminuire anche se le donne inizieranno ad avere più figli perché il numero di donne in età fertile (già piccolo) si ridurrà ogni anno, almeno fino a quando l’indice di vecchiaia non si riequilibrerà.

Un'app di incontri per attenuare l'impatto della crisi demografica

In questa situazione, il Governo sta cercando di invertire la rotta o almeno di attenuare l’impatto della crisi, intensificando gli sforzi per incoraggiare i giovani a sposarsi e ad avere figli. Di recente, sono state lanciate nuove agenzie governative impegnate specificatamente sul problema, oltre a una serie di iniziative, come l’ampliamento delle strutture per l’assistenza all’infanzia, l’offerta di sussidi per l’alloggio ai genitori e, in alcune città, anche il pagamento delle coppie per avere figli.

Nella capitale Tokyo, i funzionari locali stanno tentando anche una nuova strada: lanciare un’app di incontri gestita dal Governo, attualmente nelle prime fasi di test e che sarà pienamente operativa entro la fine dell’anno. “Per favore, usatela come ‘primo passo’ per iniziare la ricerca (di un partner) per il matrimonio” si legge nel sito web dell’applicazione, sviluppata su un sistema di matchmaking basato sull’intelligenza artificiale fornito dal governo metropolitano di Tokyo.

Al momento dell’iscrizione, agli utenti viene chiesto di sostenere un “test diagnostico dei valori”, ma c’è anche un’opzione che permette di inserire le caratteristiche desiderate di un futuro partner. “Sulla base dei tuoi valori e dei tratti che cerchi in un partner, l’intelligenza artificiale ti presenterà una persona compatibile – aggiunge il sito dell’app – . Ciò che non può essere misurato solo dall’apparenza o dalle situazioni può portare a incontri inaspettati”.

L'app ha attirato l’attenzione anche di Elon Musk: “Sono felice che il governo del Giappone riconosca l’importanza di questa questione – ha scritto Musk su X – . Se non verrà intrapresa un’azione radicale, il Giappone (e molti altri paesi) scompariranno!”.

Il Giappone non è infatti l’unico paese con questo problema. Anche altri Paesi dell’Asia orientale, tra cui Cina, Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud, si trovano ad affrontare una crisi simili, così come diverse nazioni europee, incluse Spagna e Italia. Ma la situazione del Giappone è unica, in quanto il tasso di fertilità è inferiore alla soglia di mantenimento della popolazione (2,1 figli per donna) da 50 anni, dalla crisi petrolifera del 1973, che ha spinto le economie in recessione.

Tuttavia, secondo gli esperti è improbabile che i giapponesi scompariranno: a un certo punto, il tasso di fertilità si stabilizzerà e il Paese si adeguerà. Ciò significa che in futuro il Giappone potrebbe apparire in modo molto diverso da come è oggi, a partire dalla sua composizione demografica all’economia, fino alle politiche interne, ma la sua popolazione non svanirà nel nulla.

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